FORNACI – “Ho subito voluto ribadire alla direzione aziendale, ai sindacati ed ai dipendenti di KME la mia piena vicinanza in un momento doloroso, complicato e di grande preoccupazione per il futuro – ha spiegato dopo l’incontro avuto nella mattinata di martedì la sindaca – C’è insomma anche la mia piena attenzione ad un problema che purtroppo esiste e che non è di facile risoluzione, me ne rendo conto, ma per il quale tutti siamo impegnati, nei rispettivi ruoli, per adottare tutte le misure possibili per andare avanti.”
E’ la prima cosa che aveva annunciato di fare una volta rieletta sindaco del comune di Barga. All’indomani dell’investitura per il secondo mandato aveva dichiarato che il primo impegno sarebbe stato quello di seguire la situazione che si è venuta a creare in KME, dopo l’infortunio mortale in cui ha perso la vita il 15 maggio scorso il barghigiano Nicola Corti.
Le indagini sono ancora in corso e non si sa quanto ci vorrà per ricostruire tutto quello che è accaduto ed eventuali responsabilità, ma indubbiamente il sequestro della linea di produzione del Forno Flottante Uno sta creando, come dichiarato dai sindacai e successivamente dall’assemblea dei lavoratori, forti preoccupazioni per le difficoltà che sta subendo tutta la linea produttiva dello stabilimento. Con parte della produzione trasferita in altri stabilimenti del gruppo anche all’estero, per bypassare appunto la linea di produzione ancora ferma. E con la preoccupazione di lavoratori e sindacati che alla lunga queste produzioni siano definitivamente perse da Fornaci.
Ieri così la sindaca si è recata presso lo stabilimento per un incontro anche con l’azienda: “So quanta preoccupazione c’è in questo momento che segue quello del dolore per la perdita di un collega, di un dipendente e di un amico – aggiunge la Campani – e per questo volevo ribadire la nostra piena vicinanza a tutti, come amministrazione comunale”.
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