Aurora Boreale… vista anche da Barga

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CASTELVECCHIO PASCOLI – Ieri sera dalle  21.30 alle 23.15  sembrava di stare in  Norvegia; infatti, se si guardava verso nord, un bagliore rossastro avvolgeva tutto il cielo. Il fenomeno visibile normalmente solo nelle vicinanze dei Poli e stato causato da un raro e potente brillamento solare di classe X 3.2 causato da una macchia solare denominata AR3664 di dimensioni paragonabili a quella della storica  macchia solare di  Carrington del 1859.

Un brillamento solare crea delle protuberanze solari e una  emissione di particelle energetiche. Ne caso il brillamento sia  allineato con il nostro pianeta colpisce il  campo magnetico ionizzandolo e creando le aurore boreali, di solito visibili oltre il circolo polare artico. Ma in questo caso la potenza dell’emissione di particelle è stata talmente intensa da  generare l’aurora boreale anche alle nostre latitudini.

Le eruzioni solari sono classificate in base all’energia emessa nella frequenza dei raggi X  (dannosi per le forme di vita) dal valore più basso a quello più alto A,B,C, M,X; i brillamenti di classe X sono i più energetici e si verificano circa 10 volte l’anno  e sono comuni durante i massimi del ciclo solare . Se il brillamento solare è eruttivo come in questo caso, provocando tempeste magneti da gravi (G4) a estreme (G5). Oltre alla classe hanno anche un numero che ne indica con maggior precisione la scala che va da 1 a 9; se superano la 9 i brillamenti solari che raggiungono o persino sorpassano la classe X10 sono comunque molto rari e si verificano solo poche volte durante un ciclo solare. In realtà è una buona cosa che questi potenti brillamenti solari non si verifichino così spesso poiché le conseguenze sulla Terra potrebbero essere gravi. Le espulsioni di massa coronale lanciabili da tali brillamenti solari sono note per essere capaci di causare problemi con la nostra tecnologia moderna, come satelliti e linee elettriche.

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