Teatri storici, il Differenti escluso dalla legge. Campani: “Un lavoro fatto male. Il Governo rimedi”

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BARGA – “La proposta di legge sui teatri storici approvata in questi giorni alla Camera dei Deputati è un lavoro fatto male, che non tiene assolutamente conto di quella che è la vera realtà dei teatri storici italiani. Come si fa a non inserire, nell’elenco dei teatri quali patrimoni storici nazionali, il nostro Teatro dei Differenti con una storia che affonda le sue radici nel secolo XVI?”
Così la sindaca di Barga Caterina Campani in merito alla legge discussa alla Camera. Il seicentesco teatro di Barga non figura tra quelli inseriti nei patrimoni storici nazionali e alla sindaca, ma non solo a lei da queste parti, appare quantomeno un paradosso oltre che un grave errore.
“Come quello di Barga, tanti altri sono i teatri storici che non sono stati inseriti nella proposta di legge – dice la sindaca – Segno evidente di un lavoro frettoloso, fatto male a cui bisogna che in qualche modo il Governo rimedi.
Ha fatto bene la deputata PD Simona Bonafè ad impegnarsiper  richiedere che venga fatta una ricognizione attenta e rigorosa, per inserire negli elenchi tutti gli edifici con almeno un secolo di storia esclusi e rimediare quindi agli errori commessi. La Bonafè peraltro cita nel suo intervento proprio il Teatro dei Differenti di Barga, costruito nel 1689 ma non presente nel provvedimento; un luogo con 350 anni di attività non riconosciuto. Incredibile. Quella legge deve essere assolutamente rivista”

Commenti

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  1. Giuseppe Luti


    Il teatro come l’ospedale. Purtroppo. Dispiace. Non si conta e finiremo nel dimenticatoio. Peccato per Barga. Manca le cose concrete.

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