La manifestazione, nata da un idea dell’indimenticabile Rolando Bellandi, ha lo scopo di valorizzare l’antica arte del norcino ovvero quella persona che con il solo utilizzo di spezie è in grado oggi come nel passato di poter mantenere nel tempo e valorizzare la carne suina.
Il taglio del nastro, alla presenza degli organizzatori e del sindaco Remaschi, ha aperto ufficialmente la XVII edizione di Norcini a Castello tornata a Ghivizzano Castello dopo cinque anni di assenza.
La manifestazione, nata da un idea dell’indimenticabile Rolando Bellandi, ha lo scopo di valorizzare l’antica arte del norcino ovvero quella persona che con il solo utilizzo di spezie è in grado oggi come nel passato di poter mantenere nel tempo e valorizzare la carne suina.
L’antico borgo di Ghivizzano con le sue stradine e le piccole aie e sottopassi medievali, si è confermato il luogo ideale per ospitare le migliaia di persone che hanno approfittato delle proposte gastronomiche favorite anche dall’ottima giornata di sole.
Ghivizzano Castello, per un giorno, grazie ai corteggi storici ed ai figuranti in costume, è tornato a rappresentare i suoi trascorsi medievali che ancora oggi si ricorda grazie ad uno dei suoi simboli più importanti: l’antica torre fatta edificare dal condottiero Castruccio Castracani.
Al termine di Norcini a Castello comunque, tanta soddisfazione degli organizzatori che per questa edizione hanno saputo coinvolgere anche molte associazioni del territorio.
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