Gran bel pomeriggio di cultura quello vissuto alla Fondazione Ricci sabato 4 giugno con la conferenza della dottoressa Sara Moscardini sul tema Antologia della lirica pascoliana: Pier Paolo Pasolini rilegge Pascoli.
L’occasione per approfondire il legame fra i due grandi poeti del novecento italiano è stata fornita dal centenario della nascita di Pier Paolo Pasolini (Bologna, 5 marzo 1922) e dalla tesi di laurea da lui discussa nel 1945 all’Alma Mater Studiorum di Bologna, università nella quale aveva insegnato lo stesso Pascoli. Tesi per l’appunto intitolata Antologia della poesia pascoliana: introduzione e commenti, pubblicata da Einaudi nel 1993 a cura di Marco Antonio Bazzocchi e attualmente disponibile online grazie all’archivio storico dell’università di Bologna
Dopo una introduzione dedicata alla biografia di Pasolini e integrata da alcuni spezzoni video tratti dagli archivi della Rai, la dottoressa Moscardini ha illustrato gli aspetti salienti della poetica e della poesia pascoliana secondo la lettura di Pasolini:
- la ricerca di una sintesi mai del tutto risolta fra linguaggio quotidiano/popolare e l’eco della cultura classica sempre presente nell’opera di Pascoli, a volte anche in modo opprimente secondo Pasolini
- l’attenzione rivolta alle piccole cose di ogni giorno non tanto come ripiegamento interiore, ma come unico specchio possibile dei meccanismi del cosmo e del senso della vita per chi non ha il dono delle fede, come nel caso di Pascoli e Pasolini
L’ultima parte della conferenza è stata impiegata nell’analisi di alcune fra le poesie di Pascoli scelte da Pasolini per dimostrare la sua tesi. Tenendo fede alle parole usate da Cristiana Ricci nella presentazione della relatrice (“direttrice della sezione di Barga dell’Istituto Storico Lucchese” e “divulgatrice culturale per la Fondazione Pascoli“), la dottoressa Moscardini lo ha fatto unendo il rigore della storica nel riportare le parole di Pasolini all’entusiasmo dell’appassionata studiosa nella lettura delle poesie di Pascoli.
A giudicare dal lungo applauso e dall’interessante e partecipato dibattito seguito alla conferenza, si può ben dire che per una volta è stato smentito il famoso detto a proposito dell’impossibilità di essere profeti in patria. E di questo, oltre che alla preparazione e al talento della dottoressa Moscardini, dobbiamo esser grati alla Fondazione Ricci per il suo costante impegno nel valorizzare le scintille più luminose del nostro territorio.
Foto di Ivano Stefani
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