Secondo anno di celebrazione di Sant’Antonio, patrono di Fornaci, in pieno periodo di pandemia, che però a differenza del 2021 vede tornare in scena tutte le tradizioni della festa locale.
Per il secondo anno Sant’Antonio, patrono di Fornaci, è stato festeggiato in piena pandemia. Nonostante il momento però, il santo, che si celebra il 17 gennaio, è stato accolto in una Fornaci baciata dal sole pur con temperature assai rigide, in una fiera assai ricca di banchi, dopo l’assenza dello scorso anno causa pandemia.
Anche le celebrazioni religiose e della tradizione, dopo la parentesi dello scorso anno in cui gli eventi si erano svolti nella chiesa del Cristo Redentore, sono tornate nella Fornaci vecchia. Qui, a metà mattinata, è stata concelebrata la santa messa solenne, accompagnata dalla Schola Cantorum, da don Marcello Brunini, parroco di Valdottavo, insieme a tanti sacerdoti del vicariato e non, con in testa naturalmente l’arciprete di Fornaci don Giovanni Cartoni. Tra le autorità presenti l’assessora Sabrina Giannotti per il comune di Barga e il comandante della stazione CC di Fornaci, Stefano Gambone.
Tra i riti della festa in onore di Sant’Antonio, la distribuzione dei panini devozionali e la consueta benedizione degli animali impartita da don Giovanni, che si è svolta lunedì mattina nell’Aia del Beniamino. Un tempo era il sacerdote ad andare in giro per le stalle del paese e della campagna, ma oggi di stalle nella zona praticamente non ce ne sono più. E così la benedizione vede soprattutto la presenza di tanti animaletti domestici che non mancano questo appuntamento con i loro padroni o padroncini. Quest’anno era presente per l’occasione anche l’associazione l’Arca della Valle che ha consegnato a tutti un ricordo della giornata. Alla benedizione hanno partecipato tanti cani, qualche gatto ed anche la simpatica capretta Heidi.
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