BARGA – Si sono concluse ieri alla Fondazione Ricci le iniziative barghigiane dedicate al centenario del Milite ignoto, il soldato che dal 1921 riposa presso l’Altare della Patria a Roma a simbolo di tutti i militari italiani che hanno perso la vita durante i conflitti. A ricordare, in modo come al solito esauriente e chiaro, le vicende storiche che hanno portato alla tumulazione del soldato ignoto, davanti ad un nutrito pubblico, è stato il col. Vittorio Lino Biondi in una iniziativa promossa dalla Fondazione stessa insieme al Comune di Barga, Istituto Storico Lucchese sez. Barga, Unitre Barga e Cento Lumi.
Il 4 novembre 1921, esattamente cento anni fa, le spoglie di un soldato sconosciuto venivano inumate presso il Vittoriano di Roma. A Barga come in tutta Italia si sono avute celebrazioni dedicate, tra cui nel nostro comune l’assegnazione della cittadinanza onoraria, approvata in consiglio comunale lo scorso 29 ottobre.
IL col. Biondi ha spiegato che l’idea di dedicare un monumento al soldato ignoto, dopo una guerra mondiale sia per proporzioni che per perdita di vite umane, nacque in diverse nazioni europee. A farsene portavoce in Italia fu il colonnello Giulio Dohuet che dalle pagine del giornale Il Dovere avanzò questa idea, proponendo la tumulazione presso il Pantheon. L’idea fu portata in Parlamento e nel giro di pochi mesi divenne legge: un minuzioso protocollo del Ministero della Guerra stabilì le modalità con cui una Commissione appositamente nominata doveva scegliere le spoglie del milite. Tra undici campi di battaglia della Grande Guerra, furono scelte altrettante salme non identificate e non identificabili tra le quali nella Basilica di Aquileia fu Maria Bergamas, madre di un sottotenente caduto in guerra, a scegliere quella che sarebbe divenuta la salma del milite ignoto. Da Aquileia la bara partì in treno per Roma, in un solenne e coreografico corteo che fu accolto e accompagnato dalla popolazione lungo il tragitto. A Roma la salma venne tumulata nel Vittoriano il 4 novembre e qui tutt’ora riposa.
La conferenza di Biondi ha visto anche la presenza della sindaca di Barga Caterina Campani ed a fare gli onoro di casa della presidente della Fondazione Ricci, Cristiana Ricci.
La conferenza di Biondi ha visto anche la presenza della sindaca di Barga Caterina Campani ed a fare gli onoro di casa della presidente della Fondazione Ricci, Cristiana Ricci.
Alla fine del bel pomeriggio Biondi ha voluto anche fare un dono significativo alla presidente Cristiana Ricci, consegnandole la moneta commemorativa realizzata per il Centenario del Milite Ignoto e prodotta dal Poligrafico e Zecca dello Stato. La moneta, del valore nominale di cinque euro, fa parte della Collezione Numismatica 2021 e rappresenta un tributo alla memoria di tutti i soldati italiani che nel primo conflitto mondiale hanno perso la vita in nome dell’Italia e della sua libertà. L’iconografia dell’opera, progettata e realizzata dall’artista Silvia Petrassi, richiama i valori collettivi dell’unità nazionale e il sentimento patriottico che hanno caratterizzato i momenti più importanti della storia del nostro Paese.
La moneta è stata realizzata in produzione limitatissima ed è già praticamente esaurita e adesso, grazie all’iniziativa del col. Biondi, una copia sarà conservata anche a Barga.
pier giuliano cecchi
7 Novembre 2021 alle 23:03
Conferenza ben condotta e come sempre curata. Credo che non ci poteva essere migliore iniziativa per chiudere questa settimana di Barga dedicata al Milite Ignoto, che già nel 1921, prese fortemente ogni barghigiano tra, Castelvecchio Pascoli il 1° novembre, poi Barga e Fornaci di Barga il 4 novembre, che nel solito momento che a Roma il Milite Ignoto saliva all’Altare della Patria, anche qui ci fu una simile cerimonia.