BARGA – Mercoledì 10 novembre nell’Aula Magna dell’ISI di Barga si è tenuta la terza conferenza del ciclo “In viaggio con Dante” organizzato da Fondazione Ricci, Comune di Barga, Istituto storico lucchese sezione di Barga, Unitre Barga e Centolumi. Dopo i saluti del vicepreside Alberto Giovannetti, dell’assessore Lorenzo Tonini e dell’arch. Cristiana Ricci e introdotto dal professor Berto Giuseppe Corbellini Andreotti, il professor Andrea Palla ha iniziato la spiegazione del Canto XXVIII del Purgatorio, un canto complesso data la ricchezza di riferimenti a passi biblici, mitologici e alle Metamorfosi di Ovidio che sono una miniera straordinaria a cui Dante attinge per figure, situazioni miti, che continuamente vengono citati. Protagonista del Canto è Matelda, figura enigmatica del poema che è stata al centro di più studi interpretativi e oggetto di varie ipotesi identificative, nessuna delle quali pienamente adottata.
Matelda è un personaggio simbolico: l’allegoria di quello stato di primitiva felicità e purezza che l’uomo possedeva nell’Eden prima del peccato originale quindi rappresenta la felicità perfetta, che va cantando e “scegliendo fior da fiore”, sulle rive del Lete, in armonia con Dio, immersa nella sua creazione. Matelda appare infatti nel giardino dell’Eden che Dante descrive nella prima parte del Canto: un luogo meraviglioso, dove spira un vento regolare e continuo che fa piegare i rami degli alberi, dove gli uccelli cinguettano accompagnati dal rumore delle fronde e i rami impediscono alla luce del sole di filtrare. Interrogata dal poeta, Matelda spiega la sua felicità con un riferimento al salmo Delectasti, la preghiera e il ringraziamento che l’uomo fa per la natura (v. 80); risolve poi i dubbi di Dante sulle acque e i venti della divina foresta (XXVIII 85-133), aggiungendo come corollario che quello è il luogo sognato dagli antichi poeti quando dipinsero l’età dell’oro (vv. 134-144).
Poesia come conoscenza dunque: l’importanza che ha il ragionare attraverso il verso.
A conclusione della lettura del XXVIII Canto, il prof. Corbellini ha ringraziato il prof. Palla per la lezione di alto livello che ha illustrato tutte le caratteristiche e gli aspetti, con particolare attenzione agli accorgimenti, alle tecniche di descrizione e di narrazione usate da Dante e con tutti i riferimenti intertestuali che questo Canto offriva.
Prossimo e ultimo appuntamento il 17 novembre con il XXXIII Canto del Paradiso.
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