Dopo una lunga , lunghissima attesa ha finalmente riaperto alle visite il Museo Etnografico di San Pellegrino in Alpe di proprietà della provincia d Lucca per volontà del suo fondatore Don Luigi Pellegrini.
E’ una delle più importanti raccolte di oggetti del mondo contadino e montano del centro Italia, creata con una lunga e costante opera da Don Luigi Pellegrini, parroco di San Pellegrino dal 1948 al 1990 aiutato anche da molte persone che decisero di donargli molti oggetti anche di grande valore affettivo con lo scopo di testimoniare aspetti ormai quasi completamente scomparsi della civiltà rurale della Valle del Serchio e dell’Appennino tosco-emiliano. Il Museo è nato per la volontà, la tenacia, la sensibilità di Don Luigi Pellegrini che, con tanta modestia e coraggio e con il solo aiuto di alcuni giovani dei paesi di Chiozza, di San Pellegrino e anche di altre zone, iniziò, sul volgere degli anni ’60, la raccolta. Di questa andarono a far parte quegli oggetti «inutili e fuori tempo» che il rapido evolversi dei processi produttivi – agricoli ed artigianali – e delle attività domestiche aveva relegato nelle soffitte e nei magazzini. Don Luigi Pellegrini era cosciente del fatto che la nostra epoca era testimone, troppo spesso indifferente, del tramonto di una civiltà, di un modo di vivere che, quasi senza soluzione di continuità. L’idea di realizzare il museo proprio a san pellegrino era dettata anche dalla volontà di offrire ai visitatori del borgo più alto dell’appennino un qualcosa che non fosse solo legato alla fede ma che raccontasse con puntualità scientifica le comunità che hanno vissuto questi territori. Il museo è visitabile dal Martedì alla Domenica con orari 10/13- 14/17
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