L’emozione che provano i barghigiani quando le campane suonano a distesa la sera della vigilia dell’Immacolata Concezione è unica, ma quest’anno, con l’anno difficile che è stato e con un Natale alle porte che non sarà il solito Natale, è stato un momento toccante.
Per ognuno, nelle proprie case, senza la tradizionale atmosfera che in questi giorni solitamente apre il periodo delle festività natalizie, senza essere in giro per i paesi, con la stanchezza di mesi difficili alle spalle e di altri che dovremo affrontare con pazienza, il Doppio dell’Immacolata, quel concerto speciale che la sera del 7 dicembre regalano per un’ora intera i campanari di Barga ha assunto un significato ancora più profondo. Tanti hanno ascoltato il doppio con la finestra aperta e con le lacrime agli occhi nella sera della vigilia dell’Immacolata, quando le campane hanno suonato dalle 21 alle 22 diffondendo il loro suono ed il loro messaggio in tutta la Valle. I campanari di Barga, nonostante l’emergenza e le difficoltà del momento, nonostante le restrizioni, pur se a porte chiuse, hanno voluto onorare la tradizione del Doppio e lo hanno fatto come al solito alla grande. Il Doppio è stato eseguito alla perfezione con l’affiatata squadra dei campanari che si è data il cambio alle funi delle tre campane, onorando tradizione e storia. A proposito di storia, il primato dei “doppi dell’Immacolata” spetta alla “Maria”, la campana piccola che è del 1580, e che lunedì sera ha suonato il suo 440° doppio. Seguono staccate le altre 2 campane, la “Concetta” chiamata così in onore dell’Immacolata Concezione e la “S. Cristoforo”, in onore al Patrono di Barga. E’ insomma dal lontano 1580, che si tiene questo Doppio speciale, omaggio alla Compatrona barghigiana Madonna del Molino, conservata nel Duomo di Barga. Per onorare la Madonna del Molino, ogni anno, oltre al Doppio si tiene peraltro una Fiaccolata; quest’anno causa emergenza, è stato tutto un po’ diverso.
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