PROVINCIA DI LUCCA – 2500 precari stabili. Il dato allarmante ben descrive lo stato di salute dell’insegnamento scolastico nella nostra provincia. Docenti a cui ogni anno viene rinnovato il contratto ma a cui non viene data l’opportunità del ruolo.
È una vera e propria emergenza quella che si sta trovando ad affrontare il mondo della scuola, in un momento in cui la parola d’ordine dovrebbe essere investimento. E motivazione del corpo docenti. E invece, nei fatti, è il tempo del controrine, come quello arrivato sul taglio delle 43 cattedre, prima annunciato, poi scongiurato dall’assessore regionale all’istruzione Bugli e adesso riconfermato. La provincia di Lucca, inoltre, risulta penalizzata, rispetto alla Toscana, sul sostegno che da tempo soffre la mancanza di insegnanti e non ne avrà nemmeno uno in più nel prossimo anno.
Una situazione insostenibile, lo ribadisce il sindacato Cigl, per cui è davvero difficile pensare ad un rientro a settembre nelle attuali condizioni di precarietà.
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