Resistere, resistere, resistere!
Questo il titolo del discorso che Vittorio Emanuele Orlando, pronuncia alle Camere il 22 Dicembre 1917 dopo Caporetto.
“Resistere! E neppure il grido di quelle madri che non vedranno tornare alle loro case la giovinezza fiorente dei loro figli, resistere! La voce dei morti e la volontà dei vivi, resistere, resistere, resistere!”.
L’Italia era letteralmente in ginocchio. Gli austroungarici e i tedeschi dilagavano nella pianura per espandersi verso l’ubertosa Pianura Padana, e quindi verso l’Italia …
Resistere, resistere, resistere!
Come oggi. Occorre resistere. Stare in casa!
Come in guerra, perché questa è una guerra sia chiaro.
Al di là delle proprie valutazioni, che spesso per paure inconsce e personali sfogano nell’accettazione di teorie fantastiche e fantasiose ( skiechimiche, ufo, terrapiattismo, invasioni yankee, virus inviati dal Priorato di Sion ecc.) è necessario, tutti, smetterla di dar fiato all’isteria sul web, e “stringerci a coorte” come dice il Canto degli Italiani, “raccoglierci sotto una unica Bandiera. E’ l’ora di fonderci insieme”.
E’ adesso l’ora.
Non domani, ne oggi pomeriggio perché “adesso ho da fare”.
E’ adesso l’ora. Anzi…era già prima…
E’ scoccata purtroppo. E’ arrivata. Nessuno la voleva, ma non è dipeso da noi.
Avremo tempo dopo per parlarne, chiarire, valutare e decidere.
Avremo tempo e memoria; questa tempesta non passerà a breve, e rimarrà dentro di noi; ci cambierà, la ricorderemo a lungo.
Adesso no. Adesso è il tempo di affrontarla. Questo noi possiamo farlo, rientra nelle nostre attuali potenzialità.
Possiamo decidere e agire. Semplicemente e correttamente. Per noi, per i nostri figli, per i nostri cari.
Non dobbiamo interpretare la norma, valutare, sviscerare, cercare l’”escamotage” giuridico-amministrativo,… ma allora…, vuol dire che posso andare… a correre un pochino, …in due stiamo distanti, …ma due passi con il cane, …ma se esco per andare in Canteo, che sarà mai…
Occorre ubbidire, è semplice. Alla militare maniera.
Ubbidire perché è arrivato un ordine. Stiamo in casa.
Un ordine è una cosa seria, in guerra si fucilava alla schiena per la disobbedienza, e questa è una guerra.
E’ una guerra che oggi si svolge negli ospedali, la prima linea, e nelle retrovie, che sono le nostre case.
E’ una guerra dura e spietata, che combattono i soldati in camice bianco, e con loro la combattono le Forze dell’Ordine, quelli che trasportano i materiali, chi cucina, chi sanifica, chi rifornisce, chi manutenzione, chi permette la grande logistica operativa della prima linea.
Questa è la nuova Linea Gotica, la Covid 19.
E poi c’è il Paese, la grande retrovia, noi. Noi che dobbiamo crederci, ubbidire e resistere nelle nostre case, in un isolamento forzato e innaturale, ma assolutamente accettabile e affrontabile. Almeno non ci sparano e non moriamo di fame, sia chiaro!
La pena è l’evoluzione drammatica e incontrollabile del contagio, il disastro sociale, doloroso e pesantissimo!
E quindi… occorre semplicemente resistere, e stare in casa.
Evitiamo di farci “sparare addosso dal virus”, stando in casa.
E, nel frattempo, smettiamola di impestare il web con un livore cattivo, patetico, pseudopolitico (la politica vera è un’altra roba…!), con il continuo incessante e svilente “e noi …e voi”, le catene, le fake news, il confronto maligno e logorroico.
In questo momento questa cattiveria pseudopolitica non serve, anzi è estremamente dannosa e deleteria, perché divide!
Avremo tempo, dopo!
L’unica forza che ci può far vincere oggi, come sulla Linea Gotica, è la coesione, la compattezza, l’unità, quella del famoso discorso alla Camera: “Resistere, resistere , resistere!”. Restiamo in casa.
Quel resistere, resistere, resistere! che fece tenere il fronte sulla linea del Piave nel 1917, sulla Linea Gotica nel ’44, e respinse gli invasori.
Questa battaglia, quest’ultima battaglia del 2020, va combattuta ancora e vinta.
Non ci sono alternative!
Stiamo a casa!
Tag: covid19, Linea Gotica, guerra, coronavirus, resistere
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