BARGA – Alla fine l’Antonio, dopo una vita lunga e fruttuosa di lavoro e di studi, ha deciso di lasciarci. Questa mattina, all’ospedale di Castelnuovo dove era ricoverato da qualche giorno, se n’è andato il carissimo amico di questo giornale, l’Antonio Nardini. Con lui se ne va un pezzo indubbiamente importante della memoria storica di questo paese, ma anche, e soprattutto, una gran brava persona che a Barga mancherà ed è già mancata in questi anni in cui non lo vedevamo più in giro.
Aveva ben 98 anni l’Antonio, e quindi si può dire che la sua vita l’abbia vissuta tutta, ma il non saperlo più qui, nella sua casa a pochi metri dalla redazione di questo giornale che tanto stimava, e dove spesso lo abbiamo incontrato, ci fa sentire un grosso vuoto dentro.
Era ormai da qualche anno che non lo vedevamo più in giro, a causa le sue condizioni di salute, ma ce lo vogliamo ricordare come era; in giro per Barga ad ammirare dal ponte, commosso, il tramonto sulle Apuane; ad ascoltare con trasporto il doppio del Duomo; o dietro l’organizzazione di qualche bell’evento allestito e portato avanti dai suoi Alpini a cui partecipava sempre orgoglioso con il suo cappello con la penna nera; oppure a tenere in ordine ed a curare i fiori del parco Kennedy che con lui è stato un gioiellino pieno di fiori, pulito ed ordinato; o ancora a collaborare od organizzare qualche importante mostra storica; ed infine ce lo immaginiamo ancora una volta ad entrare in silenzio, quasi con la paura di disturbare, dalla porta di questa redazione, portandoci uno o due fogli dattiloscritti della sua ultima ricerca storica che noi avremmo, ed abbiamo, sempre puntualmente pubblicato. Entrava in silenzio, presentava con poche parole il suo lavoro e poi se ne tornava via senza aggiungere altro. Ma si vedeva che ci teneva molto e noi lo sapevamo e gli volevamo bene anche per questo.
Antonio era una persona che anche con noi ha saputo dimostrare la sua dolcezza. Un uomo però forte, che ha dovuto affrontare prove davvero insormontabili per un genitore come le morte di una figlia. Ha accettato il suo destino sempre ed è andato avanti senza mollare mai.
Antonio ha fatto tanto in questi anni per Barga ed anche per la sua memoria. Nel corso degli anni ha messo insieme documenti, testimonianze, immagini, manifesti che hanno ricostruito tante pagine della Barga d’altri tempi. Ha organizzato decine e decine di belle mostre documentarie e fotografiche e tante manifestazioni, collaborando attivamente anche con le istituzioni, anche a capo della sezione di Barga dell’Istituto Storico Lucchese di cui è stato presidente. Ha curato anche diverse pubblicazioni tra cui vogliamo ricordare, per il Giornale di Barga, la storia del Teatro dei Differenti e l’opuscolo sulla famiglia Tallinucci
Il suo appassionato lavoro di ricerca storica legata a Barga ha permesso di ricostruire tanti momenti storici o anche la vita di tanti personaggi della nostra terra.
Di lavoro aveva fatto il fabbro (ci ricordiamo ancora la sua bottega lungo la circonvallazione) e durante la guerra era stato ufficiale degli Alpini prima nel Regio Esercito e poi nella RSI. Non era stato facile il suo ritorno a Barga finita la guerra; ci sono stati anni difficili in cui molto importante è stata anche l’amicizia e la stima reciproca con Bruno sereni; alla fine però i valori umani che Antonio ha portato avanti sempre a testa alta lo hanno reso un punto fondamentale di riferimento nella vita del paese ed il rispetto massimo della comunità per lui non è mai mancato. Antonio era un galantuomo e questo Barga glielo ha sempre riconosciuto.
Insignito giustamente dal Comune di Barga con il riconoscimento del San Cristoforo d’oro per tutto quello che ha fatto per Barga nella sua lunga vita, lascia un po’ più sola questa comunità, la sua vita culturale e sociale. Ma lascia anche la grande eredità dei suoi tanti scritti che hanno contribuito tanto alla conservazione della storia di questa nostra Barga. Grazie di tutto, Antonio. Non ti dimenticheremo mai.
Alla figlia Nicoletta, alle nipoti Ilaria e Alice, alla cognata Marietta, alle nipoti Mariangela e Paola ed a Claudia che in questi anni è stata con lui un angelo, ci sentiamo particolarmente vicini ed inviamo le nostre affettuose condoglianze.
La salma di Antonio verrà portata nelle prossime ore presso l’obitorio di Barga. I funerali si terranno poi venerdì 6 marzo alle 15,30 nella chiesa di San Rocco.
Tag: alpini, antonio nardini, storia di barga, barga
leo
5 Marzo 2020 alle 10:54
Riposa in pace Antonio, sei stata una persona splendida
Jemima Campbell
5 Marzo 2020 alle 12:43
Condoglianze alla famiglia.
L’Alpino Giuliano.
Gabriele Brunini
5 Marzo 2020 alle 14:24
Sentite condoglianze alla famiglia e alla comunità di Barga. Il vostro commento sulla figura di Antonio Nardini è veramente molto bello. Con lui ho condiviso amicizia, ideali ed anche la passione per la storia delle nostre comunità. Gabriele Brunini – Borgo a Mozzano
Gloria Nardini
5 Marzo 2020 alle 21:17
bellissimo articolo su Antonio Nardini, di cui anch’io ho un vivissimo ricordo!
Maher younsi
6 Marzo 2020 alle 16:05
R.I.P , Antonio Nardini .