BARGA – Il 17 gennaio scorso al Cpedi delle Scuderie della Malaspina a Ornago, prova importantissima per ottenere punteggio per le qualificazioni alle paralimpiadi, con il punteggio di 79.524 la nostra Sara Morganti ha portato l’Italia al 4° posto, risultato che fa intravedere un quasi sicuro pass per Tokyo!
Ancora una volta la nostra Sara ha ottenuto un grandissimo risultato, frutto di tanto lavoro, ma anche di tanta sofferenza. Un risultato importante per la squadra tutta e per lei che dopo la delusione delle Paralimpiadi di Rio, ha nel cuore un solo grande traguardo: lavorare per accedere alle Paralimpiadi di Tokyo 2020. Una possibilità che adesso comincia a diventare forte.
Sono bellissime e intense le parole che ha scritto in questo giorni su Facebook e che vi proponiamo per intero. E ancora una volta ci insegnano tanto:
“Sono rientrata da una settimana ormai da una gara veramente importante. Mi sembra già passato un secolo.
Il tempo si cristallizza in certi momenti. Dal mio rientro il tempo si è fermato, tutto è rimasto sospeso.
Inizialmente sembrava solo febbre, ma poi è aumentato il dolore neuropatico che tra i sintomi con i quali convivo al momento e da anni, è il peggiore.
È difficilmente controllabile e riuscire a conviverci è difficile. Il tempo in cui attendo che il dolore diminuisca, in cui attendo che almeno uno dei farmaci mi aiuti sembra infinito.
E questa settimana è stata infinita.
L’unica cosa che posso fare è pensare, ma il dolore tinge i pensieri di grigio.
È difficile trovare la forza per fare progetti, ma quella forza la devo trovare.
Desidero fare troppe cose e solo così il tempo può tornare a scorrere fin troppo veloce.
Cerco di ricordare sempre a me stessa che vi è chi sta peggio di me e non posso e non devo lamentarmi.
E se mi viene da commiserarmi non posso che sentirmi in colpa.
Non parlo mai del mio stato fisico perché preferisco condividere le cose che mi fanno sorridere e forse parlo di questa settimana infinita solo per cercare di giustificare il fatto che dopo una gara andata benissimo non ho ringraziato come avrei dovuto chi mi aiuta e mi supporta.
Era l’ultimo Cpedi (Concorso Internazionale) qualificante per le Paralimpiadi di Tokyo in programma.
Ho partecipato a numerosissimi Cpedi nella mia carriera, ma questo aveva un peso particolare.
Dovevo e volevo cercare di dare un contributo alla squadra affinché si potesse ottenere la qualifica per le Paralimpiadi.
Tutte le Nazioni sono molto agguerrite e in questo ultimo mese di qualifica ci sono numerosi concorsi internazionali nel mondo dove tutti stanno lottando per ottenere il posto nazione.
Sono le prime dieci nazioni al mondo quelle che potranno partecipare.
Con il Concorso a Malaspina abbiamo migliorato il punteggio di squadra e siamo al quinto posto in Ranking Paralimpica e io sono tornata al secondo posto. Adesso dobbiamo aspettare il 31 gennaio, ma con i punti guadagnati la squadra dovrebbe essere abbastanza al sicuro.
Vorrei fare i complimenti ai compagni di squadra per i risultati Carola Semperboni, Federico Lunghi, Francesca Salvadè
Vi è l’idea che sia semplice per gli atleti Paralimpici andare alle Paralimpiadi, ma è molto difficile accedervi.
Le qualifiche sono tanto severe per noi quanto lo sono per gli atleti olimpici ed è per questo che può essere una verità la famosa frase “l’importante è partecipare”.
Nell’equitazione gli standard sono altissimi, la qualità dei cavalli nel mondo sta diventando quasi impossibile da pareggiare, la disciplina si sta professionalizzando.
Sono necessarie preparazione e performance a livello professionale nonostante molti di noi cavalieri paralimpici, non vivano di questo sport, ma lavorino in altri settori per potersi permettere di farlo.
È terribilmente difficile, i sacrifici sono grandissimi anche se non si vedono.
E non sto parlando solo per me; ogni cavaliere e ogni atleta paralimpico si sacrifica per la realizzazione del grande Sogno: le Paralimpiadi.
Per me 2020 significa proprio Paralimpiadi, ma per questo 2020 lavoro da quando a Rio non sono riuscita a partecipare.
Adesso a otto mesi dall’apertura dei giochi, la possibilità di partecipare sembra diventare una forte probabilità.
In gara lo scorso fine settimana ho esordito con la mia nuova cavalla Mariebelle e i punteggi sono stati sorprendenti (sempre oltre il 75%).
Royal ha stupito tutti (non positivamente), me compresa, perché il primo giorno si è spaventata perdendo punti importanti. Per fortuna il secondo giorno di gara si è riscattata con un 79,503% nell’Individual Test che ha regalato punti pesanti per la Ranking nonché il nostro personal best tecnico!
Vorrei ringraziare tutte le persone che sono dietro le quinte di tali risultati. Un dietro alle quinte senza il quale niente sarebbe possibile.
Non potete capire quanto vi sono grata per l’aiuto che mi date e sono felice di potervi ripagare nell’unico modo possibile: con il mio massimo impegno per raggiungere l’obbiettivo comune.
Grazie al Team Laura Conz, Alessandro Benedetti, Stefano Meoli, Victoria Morganti.
Grazie agli amici e professionisti che si prendono cura di me e dei miei cavalli e che sono con me da anni: Fabio Franchini, Terre Brune, Gabriele Rosati, Claudia Benedetti, Serena Carmilla, Silvia Lucchesi, Livio Magni, Ughetta Bertini.
Grazie per il supporto #LoroPiana, #SafeRiding, #KepItalia, #Scuderia1918,#WorldSoul,#PrestigeItalia, #SergioGrasso,#Equiservices, #Zandonà, #UbiBanca, #Trm, #Equitex, #CavalleriaToscana.
Grazie per le foto a Marta Fusetti.
So che non vi ringrazio abbastanza ma davvero vorrei che sapeste quanto io apprezzi il vostro indispensabile aiuto”.
Tag: sara morganti, paralimpiadi
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