LUCCA – Inizia nei prossimi giorni in particolare negli ambulatori di medici di famiglia e pediatri di libera scelta, ma anche in alcuni centri socio sanitari deputati alla somministrazione, la campagna di vaccinazione antinfluenzale 2019-2020, organizzata in maniera capillare su tutto il territorio dell’Azienda USL Toscana nord ovest.
Per l’ambito territoriale di Lucca (Piana e Valle del Serchio) sono già state consegnate le dosi di vaccino richieste.
Zona Lucca
24.930 dosi vaccino a maggior estensione; 5.300 adiuvato (in generale per le persone più anziane)
Zona Valle del Serchio
13.160 dosi vaccino a maggior estensione; 3.299 adiuvato
Gli orari nei distretti dell’ambito di Lucca
Per chi non si rivolge ai medici di medicina generale, questi gli orari in cui è possibile vaccinarsi a Lucca e nella Piana, da lunedì 4 novembre a giovedì 28 novembre.
A Capannori, al Centro Sanitario in piazza Aldo Moro (piano terra): lunedì e mercoledì dalle ore 9 alle 11; a Lucca, nella Casa della Salute “Campo di Marte” (edificio C, secondo piano, nell’ambulatorio adiacente alla Medicina dello Sport): martedì e giovedì dalle ore 9 alle 11.
Anche per la Valle del Serchio le vaccinazioni vengono effettuate dai medici di medicina generale, ma i cittadini – come avvenuto negli anni precedenti – possono rivolgersi a tutti i distretti, nei normali orari di apertura.
La vaccinazione è il mezzo disponibile più efficace e sicuro per prevenire l’influenza e per ridurre le complicanze, temibili soprattutto per le persone anziane o con patologie croniche. La protezione si sviluppa due settimane dopo la somministrazione del vaccino, con un’efficacia di alcuni mesi. L’obiettivo della vaccinazione è quello di prevenire le complicanze e ridurre del 70-80 per cento la mortalità legata all’influenza. Il vaccino protegge l’organismo dall’influenza vera e propria che, nel caso di pregressa o contestuale infezione da virus parainfluenzale, potrebbe essere più aggressiva. E’ bene infatti ricordare che durante l’inverno circolano molti tipi di virus responsabili sia di forme respiratorie che gastro-intestinali (le cosiddette forme parainfluenzali), meno pericolose per la salute rispetto all’influenza e che comunque non devono essere considerate come un segno di mancata efficacia del vaccino antinfluenzale.
Vaccinazione antinfluenzale, a chi è consigliata. Principali destinatari dell’offerta attiva e gratuita della vaccinazione antinfluenzale, e che rappresentano il target della campagna vaccinale, sono, appunto, le persone dai 65 anni in su, le persone con patologie di base che aumentano il rischio di complicanze in caso di influenza, gli operatori sanitari, i donatori di sangue. Inoltre l’Oms ha recentemente evidenziato l’importanza della vaccinazione antinfluenzale per le donne che all’inizio della stagione epidemica si trovino in gravidanza. Ci si può vaccinare dal proprio medico curante o negli ambulatori della Asl. Guarda sul sito della Regione le pagine dedicate alla vaccinazione antinfluenzale.
Il periodo più indicato per vaccinarsi è il mese di novembre. Il vaccino diventa efficace circa due settimane dopo l’inoculazione.
Oltre al vaccino, possono risultare efficaci per ridurre la trasmissione del virus (che avviene attraverso le gocce di saliva di chi tossisce o starnutisce, ma anche attraverso il contatto con mani contaminate dalle secrezioni respiratorie) alcune semplici misure, come: una buona igiene delle mani; una buona igiene respiratoria (coprire bocca e naso quando si starnutisce o tossisce, con fazzoletti monouso da smaltire correttamente, lavandosi subito le mani); isolamento volontario a casa delle persone con malattie respiratorie febbrili, specie in fase iniziale; evitare il contatto stretto con persone ammalate, mantenendo una distanza di almeno un metro; evitare di toccarsi occhi, naso, bocca; usare mascherine chirurgiche per ridurre le infezioni tra i contatti stretti.
Vaccinazione gratuita anche per i donatori di sangue. Anche quest’anno è confermata la possibilità per i donatori di sangue di vaccinarsi gratuitamente contro l’influenza. Proprio questa possibilità ha contribuito all’inizio del 2019 a diminuire le carenze di sangue piuttosto comuni nel periodo del picco invernale. Offrire la vaccinazione anche ai donatori permette di aumentare le coperture vaccinali e la consapevolezza dei cittadini sul tema della prevenzione e consente anche di mettere in sicurezza una risorsa come il sangue, che è essenziale per l’erogazione dei Lea (Livelli essenziali di assistenza) di medicina trasfusionale e che è impossibile erogare senza l’apporto fondamentale dei donatori. Anche i donatori si possono vaccinare dal proprio medico di famiglia o nei centri vaccinali delle aziende sanitarie. I donatori associati si dovranno presentare con il tesserino associativo; i non assocatii si possono presentare con l’autocertificazione scaricabile dal sito www.regione.toscana.it/-/vaccinarsi-contro-l-influenza, oppure, se in loro possesso, con il tesserino rilasciato dal Servizio trasfusionale di riferimento.
Per maggiori informazioni rivolgersi al numero verde della Regione Toscana 800 556060
Vitamina D. Gli assistiti ultra65enni riceveranno dal medico di famiglia tutte le indicazioni sull’opportunità di assumere la vitamina D3, secondo quanto riportato dalla nota 96 (del 26 ottobre 2019) dell’Aifa (Agenzia italiana del farmaco), che regolamenta e limita ai casi appropriati la prescrizione a carico del SSN dei medicinali con indicazioni “prevenzione e trattamento della carenza di vitamina D”. La Regione Toscana si attiene a quanto indicato da Aifa e lavorerà con i Mmg per l’appropriatezza prescrittiva sia diagnostica che farmaceutica, in modo da garantire la terapia a tutti i cittadini che ne hanno bisogno, ed evitare invece la somministrazione della terapia dove non sia necessario.
Altre vaccinazioni raccomandate alle persone ultra65enni.
Vaccinazione antipneumococcica. Già da alcuni anni la Regione Toscana ha introdotto l’offerta gratuita della vaccinazione anti-pneumococcica ai soggetti a rischio e ai sessantacinquenni. Lo pneumococco è una infezione batterica considerata principale responsabile delle polmoniti, che colpiscono prevalentemente la popolazione adulta e i soggetti affetti da specifiche patologie. La vaccinazione anti-pneumococcica può essere somministrata in qualsiasi stagione dell’anno, tuttavia la campagna vaccinale antinfluenzale rappresenta una opportuna occasione per offrire, nella stessa seduta, ambedue le vaccinazioni. A differenza dell’influenza, la vaccinazione antipneumococcica non dovrà essere ripetuta ogni anno. L’offerta ai sessantacinquenni si affianca alla vaccinazione dei soggetti a rischio di ogni età – individuati dalla deliberazione della Giunta regionale n. 193/2019 – per i quali la vaccinazione antipneumococcica è sempre gratuita. La vaccinazione antipneumococcica quest’anno viene offerta gratuitamente ai nati nel 1954; coloro che sono nati a partire dal 1950 mantengono comunque anche negli anni successivi il diritto alla gratuità.
Vaccinazione anti Herpes Zoster. A partire dall’anno 2017, il Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale 2017-2019 ha introdotto l’offerta gratuita ai sessantacinquenni della vaccinazione anti-Herpes Zoster (più comunemente conosciuto come “Fuoco di Sant’Antonio”). L’Herpes Zoster è una malattia debilitante causata dalla riattivazione del Virus Varicella Zoster silente nei gangli del sistema nervoso. La presenza di alcune patologie può aumentare il rischio di patologia da herpes zoster o aggravarne il quadro sintomatologico. Quest’anno la vaccinazione è offerta gratuitamente ai nati nel 1954; coloro che sono nati a partire dal 1952 mantengono comunque il diritto alla gratuità.
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