BARGA – Il 17 novembre sarà il giorno che ricorda Santa Elisabetta d’Ungheria a cui è dedicato il Conservatorio Santa Elisabetta di Barga, oggi retto da una Fondazione che ne permette la cura e la conservazione anche con importanti sacrifici economici e che, meritoriamente, ne garantisce la sopravvivenza e la degna valorizzazione per la sua importanza storica, artistica ed architettonica. Il complesso del conservatorio è il palazzo storico più grande di Barga castello: notevole la sua importanza sia a livello architettonico che anche artistico, visto le molte opere d’arte presenti. Dunque gli sforzi, senza peraltro aiuti pubblici, che porta avanti la Fondazione sono davvero da encomiare.
La Fondazione dell’omonimo Conservatorio (di cui è presidente l’avv. Alberto Giovannetti e che vede nel consiglio il proposto di Barga, don Stefano Serafini, i rappresentanti della curia pisana, del comune di Barga, nella persona dell’architetto Sergio Cosimini e della Parrocchia di San Cristoforo, nella persona del prof. Tommaso Lemmi.), organizza da anni delle giornate dedicate alla storia e allo straordinario patrimonio culturale di questo prestigioso istituto.
Peraltro è recente, per quanto riguarda il patrimonio di questo luogo, la notizia dell’attribuzione di una delle opere d’arte presenti nel complesso ad un artista di fama. E’ stato il prof. Alessandro Grassi, docente dell’Università di Firenze, dipartimento Storia dell’arte a scoprire, grazie agli archivi della Soprintendenza a scoprire che nel conservatorio di trova un’opera da attribuire a Baldassarre Franceschini, detto il Volterrano, un noto artista nato nel 1611 a Volterra e morto a Firenze nel 1690. E’ lui l’autore dell’opera “Madonna con bambino” conservata nella bellissima sala Rossa del Conservatorio .
Un nuovo tassello che si inserisce nel percorso importante avviato dalla Fondazione Conservatorio in questi anni per far riscoprire e valorizzare il patrimonio artistico di questo nostro complesso barghigiano; percorso che lo scorso anno ha portato al restauro di una delle opere d’arte più preziose conservate nel complesso, il dipinto raffigurante “La madonna del Rosario”, attribuito al Baccio Ciarpi.
Dicevamo comunque che domenica sarà il giorno di santa Elisabetta. Per celebrare la ricorrenza, alle 17 si terrà una santa messa in onore della Santa nella splendida chiesa a lei dedicata; di seguito, nella sala refettorio, si terrà il concerto del Coro Alpi Apuane ed a seguire verrà offerto a tutti i partecipanti un buffet.
Come detto la Fondazione da anni persegue obiettivi legati alla conservazione di tutto quello che è il Conservatorio Santa Elisabetta e che si dipanano in tre direzioni. La prima riguarda la valorizzazione e il mantenimento della struttura di via del Pretorio; gli ambienti necessitano di continui interventi di manutenzione e migliorie e di opere di restauro. Il che non è una cosa semplice perché una fondazione privata non può fare affidamento su fondi e contributi pubblici; l’altro settore di intervento è la valorizzazione della cultura, della musica, dell’arte barghigiana e del territorio della Valle del Serchio, con concerti, presentazioni letterarie, mostre d’arte. Quest’anno sono stati ancor più numerosi i concerti che il Conservatorio ha ospitato sia di Opera Barga che di Barga Jazz; sono state inoltre organizzate diverse presentazioni letterarie e mostre d’arte; in tal senso interessante e di buon auspicio per il futuro, anche la collaborazione internazionale instaurata con gli allievi della prestigiosa accademia polacca del Liceo Artistico di Poznan (Polonia), che ha visto organizzare anche a Barga una mostra nell’ambito del “The Enryk Starikiewicz Prize”.
Ultimo degli impegni, non certo per importanza, quello sul sociale. Non mancano ogni anni contributi a varie realtà volontaristiche del territorio, proseguendo peraltro in questo lo spirito pio e caritatevole di Suor Marianna Marcucci, per anni figura di riferimento nel Conservatorio.
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