LUCCA – E’ diventata un caso nazionale una foto del vescovo di Lucca Paolo Giulietti con il cartello “La disumanità non può diventare legge”, scattata nell’ambito di un’iniziativa promossa dall’associazione Libera contro il decreto sicurezza-bis.
Il vescovo Paolo Giulietti continua il suo pellegrinaggio con i giovani verso il monte Argegna ma nel frattempo diventa un caso nazionale una foto che lo ritrae con il cartello “La disumanità non può diventare legge”, nell’ambito di un’iniziativa promossa dall’associazione Libera contro il decreto sicurezza-bis.
Lo scatto aveva già provocato le reazioni di esponenti leghisti locali. E alla fine è arrivato anche il commento del ministro dell’interno e leader della Lega Matteo Salvini, che in un post ha definito il vescovo nell’ordine “un testimonial del Pd”, un “vescovo politico” e un “nuovo eroe della sinistra”, aggiungendo che la “disumanità è quella di chi in questi anni ha ingrassato il business dei trafficanti di schiavi”. Di contro, ci sono stati anche molti interventi in difesa del vescovo, di esponenti del centrosinistra e di area cattolica.
Le polemiche comunque non hanno turbato Giulietti che, almeno al momento, liquida con poche parole quanto accaduto e continua il suo viaggio. “E’ normale che sia così”, ha detto.
Dopo Borgo a Mozzano e Barga, nel terzo giorno del pellegrinaggio il vescovo ha raggiunto Gallicano e Cascio, percorrendo quelle stesse mulattiere che venivano utilizzate dai pellegrini per raggiungere Lucca e il suo Volto Santo. A Cascio di Molazzana c’è stata la sosta per il pranzo. L’unione dei Comuni ha donato al vescovo ed ai pellegrini un taccuino da viaggio. L’accoglienza anche qui è stata molto calda, come accaduto già nelle diverse tappe del viaggio.
Giovedì sera i pellegrini raggiungeranno Piazza al Serchio. L’arrivo all’Argegna è previsto per venerdì.
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