LUCCA – Lettera aperta del sindaco Alessandro Tambellini alla sovrintendente Angela Acordon che si arroga ogni diritto a decidere su mura e spalti: fosse per lei, ne siamo certi, o Summer o Comics l’anno prossimo dovrebbero sloggiare.
La signora Angela Acordon neo sovintendente di Lucca parla solo con chi vuole ma dimostra di saper dire spropositi come pochi. La sua mira è quella di esercitare il potere in maniera poco intelligente e incline al bene della citta’. Vuole sloggiare dal Baililla o il Summer Festival o i Comics. A fermarla potra’ essere solo il sindaco Tambelliini che intanto risponde per le rime all’accusa di slealta’ da parte del comune.
Del vincolo sugli spalti sapevamo da tempo e ne siamo ben consapevoli. Cinque anni fa fu collocata su quei prati, proprio all’ex Campo Balilla, la scritta “Lucca Summer Festival”, che il Soprintendente di allora fece rimuovere. Ma sull’area del Balilla si sono poi tenuti i concerti dei Rolling Stones, di Roger Waters, con il pieno consenso del Sovrintendente, tanto che quest’anno – anche dopo l’imposizione del vincolo diretto – sono stati lì riproposti i concerti di Ennio Moricone e di Elton John.
La realtà delle Mura appartiene alla cultura più antica e profonda della città e se abbiamo potuto utilizzare quegli spazi lo abbiamo fatto grazie all’interlocuzione e alla collaborazione col Ministero e il Soprintendente di allora. Ricordo tra l’altro che il Summer Festival occupa Piazza Napoleone da 22 anni e anche i Games sono al Balilla dal 2006. Non è concepibile che situazioni maturate e assestate negli anni si possono modificare all’improvviso, perché l’autorità di controllo e di tutela cambia repentinamente parere. I due grandi eventi vivono su una delicata programmazione pluriennale e devono difendersi da una concorrenza molto aggressiva e spietata che da queste continue incertezze trae già vantaggio. Il rischio di perdere tutto a seguito cambiamenti imposti è reale e molto più vicino di quanto possa essere percepito.
Non sapevo né potevo immaginare che la Soprintendente fosse venuta a Lucca per vincere battaglie o fare guerre e non per collaborare. Si fa la guerra ad una città, che sulle sue più importanti manifestazioni ha costruito la sua immagine vincente nel mondo? Il “valore educativo” degli atti della Sovrintendenza avremo potuto discuterlo per tempo. Quando la dottoressa Acordon fu destinata a Lucca, era logico da parte mia attendere una sua visita, come sempre è avvenuto con tutte le alte cariche istituzionali, per discutere e conoscere le questioni di una città viva, ma complessa e delicata dal punto di vista storico-monumentale. Nonostante la mia insistenza, sono riuscito a parlarle quasi un mese dopo l’insediamento, non a Palazzo Orsetti, ma in Soprintendenza, quindi ugualmente in “casa mia”, visto che la sede della Soprintendenza con gli annessi della ex Manifattura, è gentilmente offerta del Comune in comodato gratuito al Ministero per i beni e le attività culturali.
Ma al di là della grazia e della educazione istituzionale, quei primi incontri dovevano servire per conoscere, per parlare e stabilire delle strategie d’insieme. Ciò non è avvenuto, pur sapendo che la programmazione di avvenimenti internazionali non si può improvvisare. Ho annotato tutte le richieste di interlocuzione con la Soprintendente che ho avanzato in questi mesi, senza avere risposta se non nel caso in cui si è parlato di “slealtà del Comune”, una questione ripetuta poi sui giornali. Ricordo alla dottoressa Acordon che fino a quando sarò io a reggere le sorti del Comune non tollererò che si parli di slealtà dell’Amministrazione: sleale vuol dire insincero, disonesto, infido, non occorre sfogliare il dizionario per saperlo. Mi deve dire la soprintendente quando siamo stati sleali, cioè insinceri, disonesti e infidi.
Tra l’altro se avremo notizia di dove sono finiti i 2 milioni di stanziamento ministeriale per le Mura, di cui forse sapremo qualcosa il 31 luglio a Firenze, che furono assegnati alla nostra città al tempo del ministro Franceschini, potremo programmare, oltre ai lavori per la miglior sicurezza delle fortificazioni, anche interventi strutturali che possano consentire un impatto diverso sull’ex Campo Ballilla in seguito alle manifestazioni culturali.
Lucca Comics & Games è la seconda manifestazione al modo dopo quella che si tiene a Tokyo. Ma la differenza tra Tokyo e Lucca in termini di consistenza urbana è evidente; ciò significa che nel tempo coloro che hanno guidato Lucca Comics & Games non sono stati un manipolo di sciagurati imbrattatori della dignità delle Mura.
Le Mura i lucchesi le hanno costruite, le hanno ricomprate dopo l’Unità d’Italia perché erano state alienate dallo Stato come demanio militare e se non fosse stato per l’impegno dei miei predecessori, gli amministratori di quel periodo del Comune di Lucca, sarebbero state vendute a lotti e distrutte. I lucchesi se le sono anche restaurate e mantenute ultimamente con interventi per 13 milioni di euro pagati dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca che custodisce ancora oggi il patrimonio finanziario della città.
Pertanto conosciamo molto bene il valore delle Mura e nessuno ha intenzione di sfregiarle tanto meno progettiamo di venderle a quanche grande finanziere internazionale. Non sappiano che fine farà il Colosseo, ma di certo le mura resteranno nostre. Vorremmo trattare con la migliore interlocuzione possibile con gli organi periferici del Ministero dei Beni Culturali se ci sarà offerta la possibilità ma una cosa è chiara: non spettano alla soprintendente le decisioni politiche su quale fra le due manifestazioni debba restare a Campo Balilla ossia che riguardano direttamente il futuro e l’esistenza delle stesse. Siamo disponibili a collaborare per verificare soluzioni condivise per la mitigazione dell’impatto delle strutture delle manifestazioni ma farò tutto quello che è possibile perché Lucca Summer Festival e Lucca Comics & Games possano restare a Campo Balilla.
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