Con la sezione di Barga dell’Istituto Storico Lucchese, in una delle sue tante uscite all’aperto, tra storia e scoperta delle bellezze della Valle del Serchio, siamo salito fino sulla Cima dell’Omo, sull’Appennino che va da confine tra Pievepelago in provincia di Modena ed il Comune di Barga in provincia di Lucca. Il facile trekking si è svolto domenica 9 giugno e doveva essere l’occasione per ammirare il tramonto da questa vetta. Purtroppo le condizioni meteo, con una pesante velatura, ha impedito di ammirare un tramonto come si deve, ma la compagnia è stata piacevole e l’escursione anche.
La Cima dell’Omo, con i suoi 1859 metri s.l.m., è tra i rilievi più alti dell’Appennino tosco-emiliano: è situata sul confine tra il Comune modenese di Pievepelago, ed il Comune di Barga, lungo l’alto crinale che si distacca in direzione Nord Ovest dal Monte Giovo, alto 1991 metri s.l.m., e che dopo la vetta prosegue verso l’Alpe San Pellegrino, il Passo delle Radici ed il Passo delle Forbici. Presso Cima dell’Omo, tale alto crinale fa da confine come dettotra la Provincia di Modena, in Emilia-Romagna e la Provincia di Lucca, in Toscana; delimita inoltre verso Sud Ovest il Parco Regionale dell’Alto Appennino Modenese.
Come riporta Wikipedia, la Cima dell’Omo deve probabilmente il suo nome ad una piccola piramide di pietra che in passato esisteva sulla vetta. Infatti, questo mucchio di pietre, rinvenibile ancora oggi su altre cime dei monti della zona e che serviva da cippo confinario, viene denominato in diverse zone dell’Italia settentrionale omo oppure ometto. Il Bortolotti nella sua Guida dell’Appennino lucchese afferma che sulla Cima dell’Omo si trovava invece proprio la piccola statua in pietra di un uomo; ma probabilmente si trattava del cippo confinario cilindrico settecentesco ancora oggi reperibile su varie vette dell’Alto crinale appenninico che va dal Corno alle Scale all’Alpe San Pellegrino ed oltreLa Cima dell’Omo per il comune di Barga è un po’ uno dei simboli della sua montagna, facilmente identificabile anche dal fondovalle fino anche ad arrivare al mare, nell’area del litorale livornese.Si raggiunge facilmente da Barga salendo prima alla Vetricia e da qui, attraverso il sentiero 20 del CAI, salendo fino a Porticciola e poi salendoancora attraverso il sentiero di vetta 00 lungo il crinale appenninico. La Cima dell’Omo viene chiamata anche Alpe di Barga.
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