Massimo Salotti, dopo dieci anni vissuti intensamente e con grande passione in questa esperienza, ha deciso di lasciare la direzione artistica del festival Fornaci in canto. Quella che ormai è alle porte sarà l’ultima sua edizione.
Ecco la lettera in cui spiega le motivazioni. Massimo lascia non senza qualche nota polemica per la scarsa attenzione verso questa manifestazione:
“25 giugno 2019
Mai avrei immaginato di dover ripercorrere oggi la mia esperienza di vita alla guida artistica di scuole, accademie, associazioni ed eventi culturali.
Mi trovo costretto a farlo per comprendere se ho commesso errori nel cercare di dare una direzione, una linea, un’identità a queste realtà (fatte per lo più da persone, professionisti, amici e colleghi).
L’ho sempre fatto parlando, confrontandomi, anche scontrandomi per un unico scopo: creare qualcosa di bello.
Quest’anno, con mio grande rammarico, devo purtroppo prendere atto che dieci anni di successi alla guida di Fornaci IN Canto, dieci anni di crescita, dieci anni di lavoro e di impegno non sono bastati.
Il mio sogno si infrange nell’indifferenza di chi avrebbe potuto offrire strumenti, risorse e rispetto per il nostro impegno e sopratutto per un evento che negli anni ha offerto altrettanti opportunità a giovani musicisti, oltre che allo stesso paese che ha dato il nome a questo evento.
Ci troviamo ancora a lottare per avere quel rispetto artistico necessario per realizzare qualcosa di bello, qualcosa di cui tutti possano rimanere incantati.
Non potendo più lavorare con la giusta serenità e con gli strumenti adeguati a questo tipo di impegno, mi trovo costretto dunque a lasciare la guida artistica di fornaci in canto.
Sarà dunque questa la mia ultima edizione, il mio ultimo lavoro, portato a termine al meglio delle possibilità che ci sono state date.
Il lavoro di un professionist, di un direttore artistico è anche questo: avere il coraggio di lasciare per un’ideale!
Grazie a tutti.
A Lucia che mi ha affiancato in questo percorso così difficile ed a tutte quelle persone che ci hanno sostenuto.
Sono stati 10 anni che non dimenticheró mai.
Grazie”
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