Anche all’Alberghiero di Barga è arrivato sabato scorso il concorso La Pasimata d’Oro, organizzato da Slow Food Garfagnana e Valle del Serchio e Confcommercio Lucca. Proprio per parlare di questa iniziativa che si terrà sabato 6 aprile a Castelnuovo di Garfagnana, sotto il Loggiato Porta per la proclamazione della migliore pasimata garfagnina, si è tenuto nella scuola barghigiana un incontro divulgativo e degustativo
A mostrare tutta la non facile lavorazione della Pasimata sono stati Federico Calissi, cuoco dell’osteria Mulino Vecchio di Fabbriche di Vergemoli ed ex alunno dell’istituto superiore e lo chef Giordano Andreucci del ristorante Il Pozzo di Pieve Fosciana. Davanti a loro i 23 alunni delle classi quarte e per i ragazzi il lavoro è continuato anche a casa, dopo l’aver osservato la preparazione ed aver anche degustato la pasimata; con un sacchettino di lievito madre al seguito hanno poi riproposto quanto appreso in mattinata ed alcuni di loro parteciperanno sabato al concorso con il proprio prodotto.
Tra i momenti clou della mattinata quello forse più avvincente è arrivato nel finale con uno spazio dedicato ad un altro dolce della tradizione. In questo caso si è trattato di un dolce tradizionale, legato espressamente ad un Rione più che ad un paese: è la tradizionale Mandolata di Santa Lucia che viene preparata per Natale
E’ una tradizione del Rione Santa Lucia, uno dei borghi storici di Castelnuovo; la sua ricetta si tramanda di padre in figlio da sempre e viene ripreparata ogni 13 dicembre – per Santa Lucia appunto – solo dai residenti.
Miele di castagno cotto, noci finemente spezzettate e scaldate al punto giusto, un po’ di zucchero, olio di oliva sono i semplici ingredienti di questo specie di croccante che viene lavorato a mano, con un’arte davvero particolare e bellissima da osservare: il miele cotto viene prima lavorato a lungo formando una lunga treccia che viene più volte rivoltata e poi unito a mano alle noci, anch’esse debitamente scaldate per formare alla fine un rettangolo tenuto insieme da due ostie per croccante che poi viene tagliato a piacere.
A dimostrare ai ragazzi l’arte della mandolata (il cui nome deriva dal fatto che in origine si usavano anche le mandorle ma soprattutto anche dal fatto che per prepararla si devono “mandare” le mani) sono stati Flavio Bonini, Eliano Pieroni, Marco Mattei e Luca Mori, tutti del rione Santa Lucia naturalmente.
A salutare la bella mattinata, anche Fosco Bertoli per Confcommercio e Alessio Pedri quale rappresentante di Slow Food Garfagnana e Valle del Serchio.
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