Teatro gremito oggi pomeriggio a Barga per la visita dell’0ex premier Matteo Renzi, giunto al Teatro dei Differenti con il senatore Andrea Marcucci per parlare del suo ultimo libro, “Un ‘altra strada”
Prima dell’ingresso in teatro anche un breve confronto con alcuni militanti della protesta contro il no al pirogassificatore . Con il senatore Andrea Marcucci ha parlato con loro dimostrando attenzione alla vicenda. I manifestanti hanno consegnato a Renzi un vademecum di alcuni punti della vicenda e della battaglia per il no al progetto.
Giunto sul palco, presentato da Marcucci, renziano di ferro da sempre, ha parlato per un’ora intera spiegando che cosa significa la sua “Altra strada”, una sorta di “manifesto programmatico” del senatore PD per vedere ed imboccare una via diversa rispetto a Salvini e Di Maio.
Di certo comunque un’altra strada che non sembra voglia rappresentare la volontà di scendere in campo con un avventura diversa dal PD:
“Io sarò uno che starà in campo con tranquillità. Facendo la sua battaglia come senatore, ma non mi metterò a fare una polemica ed una corrente interna – ha detto al teatro aggiungendo poi che – Sulle primarie del PD non metto bocca. Quello che posso augurare al segretario che verrà è che non riceva lo stesso trattamento che ho ricevuto io.”
Renzi si è detto convinto comunque di una cosa:
“Noi dobbiamo andare avanti, tenere duro e continuare a credere nell’Italia vera che non vuole rassegnarsi alla paura ed al rancore di adesso, all’informazione fatta solo dalla falsa informazione. Noi andiamo avanti perché prima o poi toccherà a noi ricostruire questo paese dalle macerie che questi cialtroni ci stanno lasciando”
I punti salienti per combattere quella che ha definito la cialtronaggine al potere, riassunti nel suo libro, sono: “non bisogna credere al sovranismo ma all’Europa; nel lavoro e non nei sussidi, un meccanismo definito borbonico; nella cultura e non nell’ignoranza; credere nella politica e non nel populismo e soprattutto combattere la politica di Salvini e di Di Maio: giocare tutto il dibattito pubblico sulla paura e sulla preoccupazione del domani. Bisogna invece credere, per Renzi, nel futuro, non vivere nella paura.
Due parole anche sulla futura manovra del governo:
“Che sarà una ‘retromarcia del popolo’. Da giugno, ne sono certo, arriveranno anche a toccare iva e tasse perché sono degli incompetenti”
Ed una riflessione anche su una comunicazione falsata; una campagna di comunicazione scientificamente basata sulle fake news:
“Io ho sottovalutato la portata di questa operazione – ha detto – ma ora mi sono stancato e proprio ieri ho querelato Marco Travaglio e d’ora in poi così farò con tutti quelli che stanno dicendo falsità”
In sala, ad ascoltare Renzi, oltre al senatore Andrea Marcucci, anche altri autorevoli esponenti dem come Simona Bonafè Nicola Danti, Francesco Bonifazi, i consiglieri regionali Stefano Baccelli ed Ilaria Giovannetti, oltre a tanti sindaci della Valle del Serchio e a tanti esponenti locali DEM a cominciare dal segretario territoriale Mario Puppa.
Tag: barga, andrea marcucci, matteo renzi, matteo salvini, luigi di maio, un'altra strada
Moreno
23 Febbraio 2019 alle 21:46
Pensi il sig. Pinocchio ( detto anche Renzi ) a come ha ridotto l’Italia e gli italiani . Una vera pattumiera mondiale !! Quindi carissimo Pinocchio, prima di dare dei cialtroni a chi governa adesso, pensa a come sei stato e sei tutt’oggi TU!!!
Livio
25 Febbraio 2019 alle 13:21
Non pensa, è quello il problema.