Adesso si trova ad una quindicina di metri dallo scorrere delle acque del Serchio, ma probabilmente quel pezzo di rudere, quei sassi e filaretto hanno visto il Serchio scorrere fin dall’inizio del XIII secolo. Questo rudere, il cosiuddetto “Pontis Populi” è stato ricercato fin dal 1993 quando fu allestita, nel paese de La Barca, una bella mostra storica che riguardava l’areale del fiume, ma in quel periodo non fu mai rinvenuto. Nel 2010 il rudere fu localizzato da Emilio Lammari ma non ci furono ulteriori lavori di ripulitura e messa in evidenza.
Sono passati ben 25 anni dalla nostra ricerca esposta nel paese de La Barca, periodo nel quale le piene del fiume sono divenute più frequenti ed irruente e la murella-basamento dello storico “Pontis Populi” appariva e svaniva nel terreno alluvionale. Arrivati al presente alcuni soci dell’Istituto Storico di Barga con l’aiuto delle informazioni di alcune persone e la visione di una sorta di carta del luogo databile intorno alla fine del ‘400 (dove sono visibili ancora i basamenti del ponte su ambo i lati) hanno deciso di ripulire e portare in bella vista quel che resta dell’antico monumento che è risultato essere un blocco a base rettangolare di 3 metri circa di larghezza con una lunghezza ancor non ben definita, forse 6-7 metri. Questo primo scavo ha riportato alla luce anche il piano di calpestio del basolato che introduceva al passaggio sul fiume che probabilmente era in legno. Il Ponte del Popolo sul Serchio è quello che più di altri ha avuto una rilevante importanza nella storia di Barga.
Averlo ripulito, fotografato e misurato non è stato quindi cosa da poco per eventuali altre ricerche. Un grazie quindi a Marino Gigli, Emilio Lammari e Pietro Moscardini.
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Emilio Lammari
9 Novembre 2018 alle 19:21
Il lavori di ripulitura furono da me effettuati nel 2010 per fare i rilievi metrici e fotografici, come pure in quell’anno segnalai la mia scoperta all’autorità competente, la Sovraintendenza, nella persona dell’archeologo Paolo Notini e alla Sindaca di Gallicano Stella Adami, appassionata ricercatrice storica.
Emilio Lammari
13 Novembre 2018 alle 18:46
Nel corso di una serata di alcuni anni fa parlai della scoperta archeologica ad Enrico Romiti figlio di Antonio dirigente dell’Istituto Storico Lucchese,ma la cosa non ebbe alcun seguito. Ma grazie ad alcuni soci dell’Istituto Storico di Barga è stata ripulita l’area ed indicato il percorso ai visitatori con targhe segnaletiche del sito.