Attivare il banco dello non spreco relativo ai farmaci anche in Valle. Si può fare, ma si devono muovere i comuni

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Dal dottor Enzo Simonini, dell’omonima Farmacia in via Canipaia a Barga, viene sollevato il problema sociale che da altre parti in provincia di Lucca è stato risolto, il recupero dei farmaci integri ed ancora validi per una distribuzione diretta che coinvolga enti caritativi e sociali del territorio. Il cosiddetto “Banco farmaceutico”

“Ieri mi hanno riportato  tre confezioni di farmaci, integre, ritirate presso la farmacia ospedaliera all’atto di una dimissione – ha scritto sui social allegando questa foto – Mi sono state consegnate perché la terapia è stata interrotta . Che ci sia uno spreco è ovvio, che ancora da noi non sia partito il progetto di ” recupero farmaci” dalle nostre parti è ancora peggio, che queste confezioni finiscano nel contenitore farmaci scaduti è di sicuro un delitto”.

Dal dottor Enzo Simonini, dell’omonima Farmacia in via Canipaia a Barga, viene sollevato il problema sociale che da altre parti in provincia di Lucca è stato risolto, il recupero dei farmaci integri ed ancora validi per una distribuzione diretta che coinvolga enti caritativi e sociali del territorio.

“Ieri mi hanno riportato  tre confezioni di farmaci, integre, ritirate presso la farmacia ospedaliera all’atto di una dimissione – ha scritto sui social – Mi sono state consegnate perché la terapia è stata interrotta . Che ci sia uno spreco è ovvio, che ancora da noi non sia partito il progetto di ” recupero farmaci” dalle nostre parti è ancora peggio, che queste confezioni finiscano nel contenitore farmaci scaduti è di sicuro un delitto”.

Gli fa eco Maria Elena Bertoli una delle volontarie del bel progetto barghigiano del Banco del non spreco:

“Il comune di Barga avendo aderito al protocollo Rifiuti Zero – scrive – potrà promuovere il recupero dei farmaci e la società civile, ne sono certa, collaborerà. Sollecitiamo insieme il sindaco di Barga e l’assessore all’ambiente del Comune di Barga. L’osservatorio comunale Rifiuti Zero non viene convocato da qualche anno: sarebbe una buona idea convocarlo e proporre l’organizzazione dei recupero farmaci perché servano a chi ne ha bisogno e perché si possa evitare che farmaci utili debbano diventare rifiuti . La società civile si è dimostrata volenterosa nel lavorare alla riduzione dei rifiuti alimentari; il Comune deve svolgere il suo compito di stimolo e di organizzazione anche sui farmaci. Per la sostenibilità ambientale e il bene comune”.

Ma come funziona il progetto di recupero dei farmaci?

Nelle nostre case quotidianamente restano inutilizzate o vengono sprecate e gettate tonnellate di farmaci ancora validi. Si tratta di una risorsa che può rappresentare invece un bene prezioso per coloro che non hanno possibilità economica per accedere alle cure.
E’ uno spreco enorme e una grave perdita economica per il nostro sistema sanitario, senza dimenticare le pesanti conseguenze negative prodotte sull’ambiente dallo smaltimento di tonnellate di medicinali.
Per questo Banco Farmaceutico ha promosso il progetto “Recupero Farmaci Validi non Scaduti”: all’interno delle farmacie che aderiscono all’iniziativa sono posizionati appositi contenitori di raccolta facilmente identificabili in cui ognuno, assistito dal farmacista, può donare i medicinali di cui non ha più bisogno.
Possono essere recuperati farmaci con almeno 8 mesi di validità, correttamente conservati nella loro confezione originale integra, con l’esclusione dei farmaci che richiedono conservazione a temperatura controllata, quelli ospedalieri (fascia H) e appartenenti alla categoria delle sostanze psicotrope e stupefacenti.
All’interno delle farmacie è presente un contenitore, dove poter donare il proprio medicinale. I farmacisti provvederanno a controllare la scadenza e l’integrità.
Un piccolo gesto di un cittadino produce un grande risultato contro la povertà sanitaria e non solo. Così si potranno diminuire i costi di smaltimento dei farmaci.
Attualmente l’iniziativa è in atto nella provincia di Lucca, ma solo a Lucca e gli enti caritativi che usufruiscono di questo servizio sono tra gli altri la Misericordia di Corsagna oltre che, per Lucca, tra gli altri, la Caritas Diocesana Arcidiocesi di Lucca.

Si potrebbe fare qualcosa anche noi qui nel comune di Barga. La domanda la poniamo anche noi del giornale e la estendiamo non solo a Barga ma a tutti i comuni della Valle del Serchio.

Ma come funziona il progetto di recupero dei farmaci?

Nelle nostre case quotidianamente restano inutilizzate o vengono sprecate e gettate tonnellate di farmaci ancora validi. Si tratta di una risorsa che può rappresentare invece un bene prezioso per coloro che non hanno possibilità economica per accedere alle cure.
E’ uno spreco enorme e una grave perdita economica per il nostro sistema sanitario, senza dimenticare le pesanti conseguenze negative prodotte sull’ambiente dallo smaltimento di tonnellate di medicinali.
Per questo Banco Farmaceutico ha promosso il progetto “Recupero Farmaci Validi non Scaduti”: all’interno delle farmacie che aderiscono all’iniziativa sono posizionati appositi contenitori di raccolta facilmente identificabili in cui ognuno, assistito dal farmacista, può donare i medicinali di cui non ha più bisogno.
Possono essere recuperati farmaci con almeno 8 mesi di validità, correttamente conservati nella loro confezione originale integra, con l’esclusione dei farmaci che richiedono conservazione a temperatura controllata, quelli ospedalieri (fascia H) e appartenenti alla categoria delle sostanze psicotrope e stupefacenti.
All’interno delle farmacie è presente un contenitore, dove poter donare il proprio medicinale. I farmacisti provvederanno a controllare la scadenza e l’integrità.
Un piccolo gesto di un cittadino produce un grande risultato contro la povertà sanitaria e non solo. Così si potranno diminuire i costi di smaltimento dei farmaci.
Attualmente l’iniziativa è in atto nella provincia di Lucca, ma solo a Lucca e gli enti caritativi che usufruiscono di questo servizio sono tra gli altri la Misericordia dsi Corsagna oltre che, per Lucca, tra gli altri, la Caritas Diocesana Arcidiocesi di Lucca.

Si potrebbe fare qualcosa anche noi qui nel comune di Barga. La domanda la poniamo dunque anche noi del giornale e la estendiamo non solo a Barga ma a tutti i comuni della Valle del Serchio.

 

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