Sarà consegnato sabato 26 maggio a Massimo Bordin e Claudio Cordova il premio giornalistico “Arrigo Benedetti – Città di Barga” 2018. L’iniziativa di prestigio e alto valore culturale organizzata dalla Provincia di Lucca e dal Comune di Barga, in collaborazione con il Centro Europeo di Studi “Arrigo Benedetti”, la famiglia Benedetti e Tralerighe libri, prosegue il proprio lavoro premiando due volti del giornalismo italiano che meglio di altri in questo momento rappresentano l’informazione.
Bordin da anni offre una lettura attenta e professionale della situazione politica del nostro paese, grazie alla rassegna stampa e articoli sui giornali. Cordova, direttore del Dispaccio, quotidiano online di Reggio Calabria, ogni giorno racconta il proprio territorio tra malaffare e gesti di resistenza. E lui, con tastiera e professionalità, resiste anche quando riceve lettere di minacce sia anonime sia firmate. Il Premio giornalistico “Arrigo Benedetti”, che vive e si anima nella lezione del grande giornalista lucchese fondatore dell’Europeo e dell’Espresso, verrà consegnato a palazzo Pancrazi nell’aula consiliare alle ore 11.
Massimo Bordin è nato a Roma nel 1951. Da giovane ha aderito alla IV Internazionale ed è stato per anni un convinto trotskista. Direttore di Radio Radicale dal 1991 al 31 luglio 2010, tuttora cura – sempre su Radio Radicale – dal lunedì al venerdì “Stampa e Regime”, la rassegna stampa dedicata ai temi politici della giornata. Il programma è stato trasmesso per qualche tempo anche in video da RED TV.
Attualmente presenta tutte le settimane la rubrica “Mediorientale” con Fiamma Nirenstein e cura lo Speciale Giustizia e la rubrica dall’America a cura di Giovanna Pajetta. Tra i riconoscimenti, la Coppa d’argento del Centro culturale di Saint-Vincent nel maggio 2002, e il Premio Antonio Russo per il giornalismo di guerra nel novembre 2002.
Nel 2009 ha vinto il Premiolino, sezione radio, con la seguente motivazione: il collega che da anni ci sveglia ogni mattina con le sue puntuali, professionali e graffianti rassegne stampa, cesellando i fatti con opinioni di rara acutezza libertaria.
Claudio Cordova, 31 anni, è fondatore e direttore del quotidiano online di Reggio Calabria “Il Dispaccio”. Ha lavorato per diverse testate locali, occupandosi di cronaca nera e giudiziaria.
Nel 2014 è stato nominato consulente esterno della Commissione Parlamentare Antimafia.
Ha vinto diversi premi per l’attività giornalistica, tra cui quello del Coordinamento Nazionale Riferimenti, “Giornalismo in trincea”.
Dall’estate dello stesso anno fa parte della rete IRPI-Correctiv per la pubblicazione di inchieste sulla criminalità organizzata, pubblicando sul Dispaccio il versante calabrese delle vicende, e portando un grande contributo come presenza sul campo.
Ha pubblicato “Terra venduta. Così uccidono la Calabria” (Laruffa, 2010) e “Il sistema Reggio” (Laruffa, 2013).
Nello spirito di ricerca e impegno giornalistico che ci ha lasciato Arrigo Benedetti, prosegue dunque il lavoro della giuria che anche quest’anno ha deciso di premiare due uomini che ogni giorno con la propria professionalità mostrano il vero volto del mestiere del giornalista.
Il premio, istituito nel 2011, a cadenza annuale, intende valorizzare le carriere, i migliori articoli o le migliori inchieste, che abbiano saputo raccontare l’Italia contemporanea in modo libero, indipendente e veritiero, com’era nello stile del fondatore dell’Europeo e dell’Espresso.
Il premio è stato assegnato nelle precedenti edizioni a: Milena Gabanelli (Report Rai3), Ferruccio De Bortoli (Corriere della Sera), Federica Angeli (Repubblica), Toni Capuozzo (Canale 5), Paolo Borrometi (Agi), Fabrizio Gatti (L’Espresso), Nello Ajello (Repubblica), Bruno Manfellotto (L’espresso), Paolo Ermini (Corriere Fiorentino), Remo Santini (La Nazione), Marco Pratellesi, Marco Gasperetti (Corriere della Sera), e infine a Michele Albanese e Francesca Sironi.
Premio Arrigo Benedetti – Albo d’oro
L’edizione 2017 è stata assegnata a Ferruccio De Bortoli e Federica Angeli.
L’edizione 2016 a Milena Gabanelli e Paolo Borrometi.
L’edizione 2015 a Toni Capuozzo e Michele Albanese. Premio speciale a Carlo Gregoretti.
L’edizione 2014 a Fabrizio Gatti e Francesca Sironi.
L’edizione 2013 a Paolo Ermini e Remo Santini.
L’edizione 2012 a Nello Ajello e Marco Gasperetti.
L’edizione 2011 a Bruno Manfellotto e Marco Pratellesi.
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