Nel 2001 è stato pubblicato un interessante articolo relativo alla biografia del frate francescano Antonio Morelli di Fiumalbo. Nel testo si accenna in prevalenza alle sue vicende religiose e soltanto marginalmente alla sua attività di costruttore e riparatore di organi.
Fortunatamente viene pubblicata la riproduzione fotografica di un suo memoriale manoscritto in cui vengono dettagliati i lavori svolti in varie regioni.
Leggendo attentamente il diario dei suoi lavori, ho scoperto con sorpresa tre preziose informazioni riguardanti la sua figace presenza in tre località della Garfagnana, di cui parlerò in seguito.
Frate Antonio Morelli, nato a Fiumalbo l’8 ottobre 1704, entrò in noviziato nel 1724 ed apparteneva all’ordine dei frati francescani conventuali.
Nel 1729, mentre ancora studiava, costruì due “cembali, i quali furono comperati e tirai filippi n.16.” Dopo questa esperienza artigianale, egli fu molto attivo come costruttore e riparatore di organi nelle varie località in cui si trovava per predicare o dove era di stanza in qualche convento.
Durante la sua lunga attività religiosa visitò molte località soprattutto in Emilia Romagna e Toscana, ma lo troviamo anche a Roma.
L’unico organo da lui costruito ancora conservato si trova nella parrocchiale di Renno di Fiumalbo.
Morì poco dopo il 1785 a Modena.
Vediamo finalmente le tre località della Garfagnana in cui il religioso francescano prestò la sua opera come riparatore ed accordatore di organi.
Il suo passaggio è puntualmente registrato nel memoriale manoscritto autografo pubblicato nel 2001.
La sua presenza è rilevata nel 1745 e nel 1753.
Nel 1745 frate Antonio Morelli si trovò a passare per Barga e venne incaricato di accordare l’organo del monastero di S.Elisabetta. [FOTO n.1].
Si tratta di una frase sintetica e concisa:
«Si come pure l’ istesso anno (1745) andai a Barga per accordare l’organo alle monache di S.Lisabetta.»
Ricordo che il monastero era affidato alle suore del Terzo ordine di San Francesco e quindi ciò fa comprendere la presenza di frate Antonio Morelli.
Otto anni più tardi, dopo essere stato nella montagna pistoiese, a Cutigliano, Morelli proseguì nella Valle della Lima per curare la manutenzione di due strumenti, situati in due paesi della Controneria:
«L’anno 1753 andai a Cutigliano, poi a San Cassiano, ed a San Gemignano diocesi di Lucca, per accordare e spolverare quegli organi.» [FOTO n.2]
Ricordo che nella chiesa di S.Cassiano di Controne esiste oggi uno strumento del 1897 della ditta Agati Tronci.
Adalgisa BERTI MAGNAVACCA, Un fraticello fiumalbino: padre Antonio Morelli, in “Rassegna Fiumalbese”, Rivista di Cultura e Studi Regionali, edizioni della Società Scientifica, Letteraria, Artistica del Frignano “Lo Scoltenna”, n.31 (2001), pp. 217-246.
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