In consiglio comunale è stato approvato con i voti della maggioranza, il voto favorevole di Francesca Tognarelli e l’astensione di Guido Santini per l’opposizione, l’adozione del piano attuativo di iniziativa privata riguardante un progetto di edilizia residenziale e riqualificazione di una porzione della tenuta del Ciocco; uno dei primi passi per poi mandare il progetto all’esame di Provincia e Regione, pubblicare il tutto sull’albo pretorio per le eventuali controdeduzioni ed osservazioni, portare successivamente la pratica in conferenza paesaggistica in Regione e poi approvare eventualmente il progetto, alla fine in consiglio comunale. Si tratta di un progetto di riqualificazione residenziale per un massimo di totali 1600 mq di area edificata ed interessanti una superficie di terreno di 70 mila metri quadri. Il tutto all’interno della Tenuta del Ciocco, nella parte di territorio che va dall’area che si affaccia su Casa Pascoli fino alla zona cosiddetta degli chalet.
Un iter abbastanza lungo quello iniziato ieri che poi permetterà nei prossimi dieci anni, se si arriverà alla realizzazione, di attuare da parte del Ciocco questa vasta operazione di riqualificazione edilizia residenziale ed anche paesaggistica.
In tutto è prevista la realizzazione di sette edifici ex novo, tutti da realizzare secondo particolari specifiche tecniche per armonizzarsi con il territorio, la demolizione e la ricostruzione di uno stabile già esistente, la demolizione di altri due stabili. Il progetto comprende aree prevalentemente boscate e patrimonio edilizio di vario genere già esistente. E’ articolato in tre interventi che prevede il recupero in generale di tutto il patrimonio edilizio esistente; la sistemazione di alcune aree a verde o agricole anche con piantumazioni ai fini agricoli, necessaria soprattutto per procedere all’edificazione delle unità residenziali; la costruzione come detto di due edifici; la demolizione e ricostruzione di un altro edificio e la costruzione di cinque stabili residenziali che andrebbero a costituire una specie di vero e proprio piccolo borghetto. In tutto il progetto riguarderebbe la realizzazione di 16 unità immobiliari. Oltre all’approvazione del piano attuativo il progetto ha già ricevuto l’avvallo di altri enti, come autorità di Bacini, ASL e commissione urbanistica comunale. L’opera è stata illustrata dalla responsabile area urbanistica del comune di Barga, ing. Daisy Ricci.
Il progetto potrà essere realizzato in un periodo di massimo dieci anni, ma che non è detto che venga realizzato in toto. Anche per questo è suddiviso in tre interventi distinti che alla fine potranno essere realizzati in toto o solo in parte.
Per l’opposizione Santini, che poi si è astenuto al momento del voto riservandosi un nuovo giudizio più avanti nell’iter, ha riconosciuto l’importanza del progettino per il recupero degli edifici esistenti ed anche per l’attenzione che il progetto dedica al rispetto del territorio circostante con la realizzazione di strutture armonizzate; il tutto pensando anche alla vicinanza con Casa Pascoli.
Sia da parte di Tonini della maggioranza, che di Tognarelli dell’opposizione, l’approvazione dell’operazione che oltre ad essere stata concepita nel massimo rispetto ambientale e paesaggistico, hanno sottolineato, permetterà di dare anche nuovo impulso al mondo del lavoro visti gli interventi previsti.
“Un’opera consona al territorio in cui si trova, ma anche un importante segnale positivo di rilancio”, l’ha invece giudicata il sindaco Marco Bonini
Ad apertura del consiglio da registrare anche l’intervento di Francesca Tognarelli che ha stigmatizzato le ripetute assenze del consigliere Umberto Sereni chiedendo al sindaco di inviargli una lettera di diffida e di invitarlo a dare le dimissioni.
Il sindaco, ma anche il consigliere Guido Santini del gruppo di Sereni, hanno dichiarato che l’operato di Sereni rientra in quanto previsto dal regolamento visto che non si è mai trattato di assenze continuative non giustificate, anche se in numero importante. Il primo cittadino ha informato che verrà comunque inviata una comunicazione a Sereni con un invito ad una maggiore partecipazione alle sedute o comunque a valutare, visto gli impegni ricorrenti, che lo tengono lontano dal consiglio comunale, se lasciare o meno libero il suo posto in consiglio
Tag: barga, Comune, ciocco, Il Ciocco, urbanistica, consiglio cokmunale
Peppino
3 Aprile 2018 alle 21:17
A chi serve?
Chi ci mette i soldi?
Il comune con il più basso livello italiano di manutenzione del bene pubblico pensa, come al solito, ad impegnarsi e forse impegnare denaro pubblico per beni privati su suolo privato. Beni e suolo sempre di lui, colui il quale si è mangiato quanto sarebbe bastato per un florido sviluppo di tutta la valle lle. Vastasi.