Alla scoperta delle tradizioni della montagna

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In Valdivaiana, in uno dei luoghi più suggestivi della montagna barghigiana, in mezzo ai castagni secolari, c’è la casa del Giovannino Giovannetti, al secolo il Giovannino di Valdivaiana. Come già fatto in passato,  Giovanni, insieme ad un gruppo di abitanti della zona che con lui tengono viva tutta la tradizione legata alla raccolta ed alla lavorazione delle castagne per arrivare alla farina di neccio, ha invitato domenica mattina a casa sua  i bambini delle scuole per far loro conoscere la tradizione e soprattutto per cercare così di mantenerla viva e di farla proseguire anche con le nuove generazioni.

“Quello della castagna è un mestiere che potrebbe ancora dare tanto- ci ha detto il Giovannino – e che bisogna che i giovani conoscano. La speranza è che qualcuno di loro voglia proseguire questa tradizion e e questo tipo di lavoro”

Nonostante un vento gelido che per tutta la mattinata è imperversato scendendo dalle vette appenniniche innevate, i bambini hanno risposto in gran numero, accompagnati dai loro genitori. Sono venuti i bimbi della primaria di Filecchio ed anche della Primaria di Barga. Sono venute tante famiglie e non sono mancate anche le visite istituzionali, quella della dirigente scolastica del Comprensivo di Barga, Patrizia Farsetti e quella dell’assessore Pietro Onesti.

Ad accogliere tutti una tavola imbandita ricca di tutti i tesori che la castagna sa offrire preparati dall’Ademara, splendida padrona di casa  e dalle donne della montagna; frittelle di castagne, necci con la ricotta, naturalmente tutto a km 0, mondine preparate a regola d’arte, secondo la tradizione e  castagnaccio le principali “portate” ed anche se in tavola c’erano patatine e cioccolata confezionata, la preferenza dei bambini è andata proprio per questi piatti tipici della tradizione.

La speciale colazione è stata la testimonianza del buon cuore e dell’accoglienza generosa che solo la gente di montagna sa regalare, ma il momento clou è stato  la macchiatura delle castagne, , raccolta più di un mese fa, essiccate, anzi affumicate per diverse settimane nel metato che il Giovannino tiene in funzione giorno e notte davanti casa. La macchinatura principale si era svolta il giorno precedente con una produzione finale di diversi quintali di castagne secche. Per l’occasione della visita dei bimvbi, è stata ripetuta tutta l’operazione con alcuni quintali ancora presenti nel metato,. Le castagne sono state “sbucciate” e pulite dalle principali impurità da una macchina speciale che ormai supera abbondantemente gli “anta” e che funziona grazie ad un piccolo motore a scoppio.

Ora ,  completare il processo, rimane una pulitura più approfondita a mano e poi l’invio al mulino dove le castagne saranno macinate a pietra. L’obiettivo finale è la nuova, dolcissima, farina di neccio.

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