Anche il respiratore che la teneva in vita ora tace, muto ed inoperoso. Vania non respira più , Vania non c’è più. I suoi organi, per volontà della famiglia e siamo certi come avrebbe voluto anche lei, sono stati donati ed ora vivranno le corpo di altri; a dare loro nuova vita e nuova speranza.
Per i familiari adesso rimane solo il dolore e la volontà di viverlo con il massimo rispetto da parte di tutti noi e con il giusto riserbo.
Tutti si sperava in un miracolo, ma quella di Vania era una storia scritta. Le sue condizioni sono sempre state critiche ed i medici non avevano lasciato spazio a troppe speranze, a causa delle gravi lesioni riportate nell’incidente avvenuto a Fornaci, poco prima di ritrovarsi a cena con amici per festeggiare i suoi 60 anni, lo scorso giovedì sera.
Vania, madre di due figli, sposata con Giovanni Guidi, era insegnante alla scuola materna di Calavorno e come la famiglia Campani era conosciuta a Barga ed a Fornaci.
Da quando è successa la disgrazia tutta la comunità ha seguito con apprensione ogni notizia sul suo stato e su questa vicenda; tutti sono rimasti veramente molto colpiti da quanto le è accaduto.
Ora di lei resta il ricordo di una persona buona che troppo presto ed ingiustamente se ne è dovuta andare da questo mondo.
Al marito Giovanni, ai figli, al caro amico Mauro, ai nipoti Caterina e Alessandro, che in questi anni ho avuto modo di conoscere più da vicino e così di apprezzarne l’amicizia ed a tutta la famiglia Campani, da parte del Giornale di Barga giungano a tutti loro le nostre affettuose condoglianze.
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