BARGA – “Pranzo sano fuori casa” è un progetto promosso dalla Regione Toscana con l’obiettivo di aumentare la possibilità per chi mangia fuori casa di consumare un pasto di qualità e bilanciato dal punto di vista nutrizionale.
In questo contesto si è sviluppata la collaborazione tra l’Azienda USL Toscana nord ovest e l’Azienda di ristorazione italiana CIR-Food s.c. per la ristorazione collettiva e commerciale, che ha portato alla registrazione nella rete del “Pranzo Sano” delle Mense Self presenti nei presidi ospedalieri di Barga, Cisanello, S. Chiara, Pontedera, Versilia, Empoli e delle mense aziendali di Capannori e ESTAR (sede direzionale dell’Azienda USL Toscana nord ovest in via Cocchi a Pisa).
L’iniziativa viene presentata agli utenti di questi servizi con quattro giornate a tema: la prima, denominata “Frutta & Frutta”, si è già svolta lo scorso 28 settembre; la seconda si svolgerà il 26 ottobre e si intitolerà “Verdura & Verdura”; la terza ci sarà il 23 novembre e sarà dedicata al tema “Meno sale e più aromi”; la quarta, infine, avrà luogo il 14 dicembre e l’argomento sarà “Cereali & Cereali”.
A presentare l’accordo, nel corso di una conferenza stampa, sono stati, tra gli altri: Alberto Tomasi, direttore Area Igiene Azienda USL Toscana nord ovest; Giovanna Camarlinghi, responsabile UOS Igiene della Nutrizione e Dietetica Preventiva Azienda USL Toscana nord ovest; Alessandra Corzani, responsabile Ufficio Qualità Prodotto e Sicurezza CIR-Food area Centro.
In Toscana almeno 600 mila persone, concentrate per la maggior parte nei centri urbani, consumano abitualmente il pranzo fuori casa. Per il cosiddetto “pranzo funzionale”, ossia quello legato ad impegni quotidiani di studio o di lavoro, spesso la scelta cade su mense scolastiche o aziendali (5,3%), ristoranti, trattorie, tavole calde (3,1%), bar (4,8%) e perfino il posto di lavoro (9,1%). L’abitudine a consumare i pasti fuori casa si sta sempre più diffondendo e interessa molteplici categorie di persone: il tempo da dedicare alla ristorazione è limitato e l’utente si trova sovente a dover scegliere, senza una adeguata attenzione, tra piatti eccessivamente calorici, poveri in vitamine e minerali, ricchi in sodio e grassi.
Da qui l’importanza di sensibilizzare e formare gli addetti alla produzione e somministrazione di alimenti, affinché la qualità nutrizionale diventi una prerogativa fondamentale dei loro prodotti. La ristorazione aziendale e pubblica può infatti costituire un contesto importante per promuovere l’acquisizione da parte dei consumatori di comportamenti alimentari corretti, non solo attraverso la disponibilità di informazioni ma anche e soprattutto con l’offerta di pasti nutrizionalmente bilanciati, vari, gustosi e sicuri anche per chi mangia fuori casa.
“Pranzo sano fuori casa” è un’iniziativa inserita nel programma “Guadagnare salute in Toscana” e collegata alle iniziative “Vetrina Toscana” e “Piramide Alimentare Toscana” e si pone come obiettivi quelli di favorire il consumo di cibi salubri nella ristorazione collettiva (scuole, ospedali, mense aziendali), di sensibilizzare i luoghi di ristoro e di promuovere prodotti sani per scelte salutari attraverso la costituzione di una rete di esercizi in cui i cittadini possono avere l’opportunità di consumare pasti nutrizionalmente corretti.
Il progetto è stato realizzato dalla Regione Toscana in collaborazione con le associazioni dei consumatori, rappresentate dal Centro Tecnico per il Consumo (CTC), le Asl, Unioncamere Toscana e le associazioni di categoria FIPE Confcommercio Toscana e Fiepet Confesercenti Toscana.
La finalità dell’iniziativa è quella di rivalutare il “pasto veloce” valorizzandone i suoi aspetti positivi, quali l’interruzione lavorativa, la relazione interpersonale e la tavola come luogo di piacere e benessere. L’iniziativa intende generare e facilitare, a livello di comunità, una riflessione critica sul consumo (spesso indifferente e in piedi) di pasti ripetitivi, comunque poco equilibrati, a base di alimenti eccessivamente ricchi in grassi, zuccheri e calorie, che non possono certo definirsi salutari. Tutto ciò in un momento storico in cui l’attenzione dei cittadini verso l’alimentazione equilibrata è sensibilmente cresciuta, coinvolgendo ampie fasce di popolazione per sesso, età, area geografica, classe economica e culturale.
Gli esercizi che richiedono l’adesione alla rete di “Pranzo sano fuori casa” si impegnano ad offrire ai propri clienti, oltre alle loro consuete proposte gastronomiche, anche un pasto che, oltre ad essere vario e gustoso, abbia tutte le caratteristiche nutrizionali dei piatti “salutistici”, secondo un apposito disciplinare, redatto tenendo conto della letteratura scientifica di riferimento e in particolare delle Linee Guida per una corretta alimentazione.
Per questi piatti, per esempio, dovranno privilegiare prodotti di produzione locale, utilizzare frutta e verdura di stagione e alimenti preferibilmente freschi. I piatti, le insalate e i panini saranno proposti in modo semplice e gustoso, nel rispetto della tradizione gastronomica toscana e della corretta alimentazione.
I gestori dei pubblici esercizi di ristorazione che intendono aderire possono usufruire di una certa visibilità: viene loro attribuito un simbolo identificativo (logo) per contraddistinguere l’adesione al progetto, fornito materiale per l’allestimento del locale con vetrofania, cartello vetrina, depliant, ecc., e possono utilizzare canali informativi come pagine nel sito web istituzionale di PSFC.
Nel disciplinare vengono fornite alcune indicazioni per offrire agli esercenti un percorso per realizzare pranzi gustosi e corretti dal punto di vista nutrizionale: innanzitutto vi è l’invito a riscoprire le caratteristiche nutrizionali dei prodotti toscani, i cui elementi principi sono il pane senza sale e l’olio extravergine d’oliva. Inoltre, viene raccomandato l’inserimento nel menù di un piatto di frutta, nel rispetto del criterio di stagionalità. Si richiede di preferire l’utilizzo di prodotti freschi rispetto a quelli conservati, con l’eccezione dei prodotti surgelati al naturale, di cucinare utilizzando ricette semplici, preferendo piatti locali e tradizionali, di evitare di somministrare alimenti già conditi, mettendo a disposizione dei clienti i condimenti, di non aggiungere liquori o zucchero alla macedonia di frutta. Anche per quanto riguarda i pranzi veloci, tipicamente caratterizzati da panini da asporto, sono stabilite particolari precauzioni nella loro preparazione, come quella di utilizzare solo un ingrediente per volta (salumi o formaggio o pesce) possibilmente insieme alle verdure, e di evitare l’associazione di salumi e formaggi oltre l’aggiunta di salse.
In pratica, viene privilegiato il modello alimentare toscano, frutto di un’antica ed equilibrata tradizione, nel quale ritroviamo protagonisti l’olio d’oliva, il pane, la pasta, le verdure, gli ortaggi, la frutta, il pesce e i legumi, pur non mancando la carne, le uova o i derivati del latte.
Un modo di alimentarsi che, nel tempo, ha saputo davvero coniugare, in una fantasia di ingredienti e di sapori, qualità e quantità con varietà, semplicità, gusto, sobrietà, sostenibilità e salute.
Per tale motivo “Pranzo sano fuori casa” è collegato alla Piramide alimentare toscana (PAT), che individua in ambito regionale prodotti e abitudini per un’alimentazione corretta, in linea con le caratteristiche culturali e le tradizioni locali.
Tag: ospedale di Barga, asl toscana nord, pranzo sano fuori casa
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