PROV. DI LUCCA – E’ scoppiata ufficialmente la febbre dei funghi, già durante la settimana scorsa sono tanti i raccoglitori che hanno perlustrato i boschi di castagni e faggi di tutta la provincia, raccogliendo segnali importanti di nascita del ricercatissimo fungo porcino, le zone più apprezzate sono da sempre le colline della Media Valle, i boschi della val di lima e naturalmente la Garfagnana che è da sempre mèta di cercatori di funghi.
Ecco in sintesi le regole per raccogliere funghi, i residenti del comune e dei comuni limitrofi non hanno bisogno di nessuna autorizzazione, se si arriva da altre zone della toscana ci sono invece due autorizzazioni da fare: quella semestrale al costo di 13 euro, o quella annuale a 25 euro. Per chi arriva da un comune montano si può applicare la riduzione del 50%. Poi ci sono le zone sotto regolamento particolare ma in quel caso trovate sul posto tutte le indicazioni per ottemperare al pagamento. Per i non professionisti il tetto massimo di una giornata è di 3 kg, il porcino deve avere il cappello non più piccolo di 4 centimetri di diametro. Durante la raccolta si devono adoperare contenitori che siano bucati, areati, consigliamo cesti di vimini o di salici. Proprio in questi giorni si stanno traccogliendo molti porcini, come da tradizione le raccolte prima iniziano nelle zone più in basso e poi seguono quelle in alto, ovviamente il tutto è condizionato dalla quantità d’acqua scesa dal cielo, come vediamo in questi contenitori in questo periodo si trovano soprattutto boletus aestivalis (estivals) sono questi funghi con il cappello marrone chiaro ma anche il Boletus aereus (erisus) che ha il cappello di colore marrone scuro lucido. Nel caso la raccolta non sia stata convincente, potete sempre rivolgervi ad un buon ristoratore per apprezzare le straordinaie qualità dei nostri porcini.
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