Ingegno e pazienza, l’arte di Flavio Michi in mostra al Campone

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E’ davvero incredibile pensare che un bimbo di soli 12 anni abbia avuto non la maestria, ma la pazienza di mettere insieme decine di migliaia di stuzzicadenti e realizzare riproduzioni davvero fedeli di alcuni principali monumenti italiani, ma anche una scacchiera che meriterebbe un posto speciale, in bella mostra, nella casa di tutti noi. Il tutto con un’opera certosina che oltre all’estro artistico del protagonista ha messo insieme la capacità di stare sul pezzo, di realizzare l’opera, stuzzicadenti dopo stuzzicadenti, anche per tre mesi di fila.

Quel bambino oggi è un adulto fatto e finito e si chiama Flavio Michi, uno dei brillanti amministratori della pagina Facebook, Sei di Fornaci di Barga se… e grazie all’ospitalità del centro culturale e ricreativo Il Campone di Fornaci, grazie soprattutto alla spinta a riproporre quelle opere della gioventù per decine di anni dimenticate in soffitta, venuta da Ivano Carlesi, grazie alla consulenza ed alla collaborazione di Lucia Morelli che ha curato l’esposizione, oggi i suoi capolavori sono in mostra nelle sere del 25, 26 e 27 agosto proprio al Campone di Fornaci.

Quella di fare sculture con gli stuzzicadenti è un’arte a tutti gli effetti, anche se sicuramente fuori dal comune, e si chiama ‘Toothpick Art’

In esposizione a Fornaci una bellissima Torre Eiffel, realizzata a 12 anni (era il 1972); poi una Torre di Pisa, un Mulino a vento ed una bellissima scacchiera, ed infine una Mole Antonelliana che deve ancora essere completata, cosa che Flavio intende fare prossimamente.

A presentare insieme al lui quelle opere di gioventù belle oggi forse più di ieri, il conduttore Claudio Sottili, nella stessa serata impegnato a Fornaci a presentare una serata fashion e di spettacolo, il sindaco di Barga Marco Bonini, Lucia Morelli, Ivano Carlesi e tanti altri.

Come è stato raccontato anche durante la presentazione, avvenuta venerdì sera, ci fa piacere sottolineare che fu un altro grande artista della nostra terra, lo scultore di fama internazionale Franco Pegonzi, allora professore di Artistica, ad incoraggiare la creatività del giovane talento. Evidentemente Pegonzi aveva subito intuito le capacità artistiche di Flavio.

Flavio realizzò queste opere negli anni ’70, poi questi lavori, come ci ha raccontato Flavio, sono rimasti rinchiusi in degli scatoloni per tanti decenni. Se li era quasi dimenticati. E’ stato poi Ivano Carlesi a rammentarli, ricordandosi, anche lui giovanissimo, la specialissima arte ed i primi lavori realizzati da Michi.

L’esposizione resterà aperta fino al 27 agosto.

 

 

CAPOLAVORI DI INGEGNO E DI PAZIENZA

Ci sono forme d’arte che sorprendono per originalità, attenzione nell’esecuzione ed uso dei materiali. E’ il caso delle sculture di Flavio Michi, realizzate con sapiente maestria ed incredibile precisione. Mesi di lavoro, migliaia gli stuzzicadenti utilizzati: 12.000 solo per realizzare in scala la Torre di Pisa, pezzo dopo pezzo, con dovizia di particolari.

Se si pensa poi che le cinque opere in mostra sono state realizzate da un Flavio ragazzino, appassionato di incastri e costruzioni, c’è da meravigliarsi. Quasi un ritorno alle origini. Opere che fanno pensare, ai più, al negozio della famiglia Michi, quello sulla via della Repubblica, al numero 184, dove il padre riparava motocicli e biciclette. La foto d’epoca è un emozionante Amarcord.

Fu Franco Pegonzi, professore di Artistica oggi ammirato scultore conosciuto in tutto il mondo, che incoraggiò la creatività di Flavio. La grande passione, per un’attività con la quale esprimere se stessi, ha fatto il resto. Tra le opere esposte ci sono la riproduzione della Torre Eiffel, la Mole Antonelliana, il Mulino a Vento e la Scacchiera.

Il luogo della mostra, il Campone di Fornaci, è scelto non a caso. Simbolo della rinascita di un paese che, proprio lì, ha visto trascorrere parte della sua bellissima storia.

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Lucia Morelli

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