In ricordo dei barghigiani periti nella tragedia dell’Arandora star (2 luglio 1940)

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Per troppi anni, offuscata dalla ben più grande tragedia della seconda Guerra Mondiale, la storia dell’Arandora Star e delle sue vittime è stata dimenticata per anni, ma fortunatamente si è tornati ad onorare in questo ultimo decennio soprattutto la memoria di tutti quegli innocenti che per la sola colpa di trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato, perirono nell’affondamento del piroscafo inglese che deportava prigionieri tedeschi ed italiani, cittadini residenti nel Regno Unito, in Canada..
All’indomani della dichiarazione di guerra da parte di Mussolini all’Inghilterra, i molti italiani e tedeschi che si trovavano in Gran Bretagna divennero improvvisamente nemici della patria che fino a quel momento li aveva accolti e nella quale stavano vivendo e lavorando.

Molti di loro furono internati in campi di lavoro, altri furono selezionati senza alcun criterio per essere deportati verso il Canada con una nave da crociera riadattata al trasporto di prigionieri.
Ma un sommergibile tedesco, scambiando l’Arandora Star per un mezzo della marina militare inglese, silurò la nave carica di prigionieri causandone l’affondamento e quindi la morte di centinaia di innocenti.

Le vittime italiane accertate furono 446; i loro corpi, salvo rare eccezioni, non furono mai restituiti alle famiglie. Barga e la provincia di Lucca furono tra le realtà maggiormente segnate da questa tragedia. Almeno 15 furono i barghigiani e il nostro comune fu il quarto per numero di deportati.

Per questo ogni 2 luglio, anniversario dell’affondamento dell’Arandora, a Barga si officia una giornata di ricordo

Così è stato anche quest’anno, con la celebrazione posticipata però a lunedì 3 luglio con una messa di suffragio celebrata da don Shyam nella chiesa di San Rocco, alla presenza delle istituzioni e dei rappresentanti dei gruppi Alpini e Marinai in congedo e di qualche nostre esponente bargo-scozzese, e con la successiva deposizione di una corona di alloro alla lapide che nella piazzetta Mons. Giannini ricorda i barghigiani scomparsi in quella tragedia. Ad esprimere una breve riflessione sul significato di quanto accadde tanti anni fa, l’assessore Giovanna Stefani.

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