A proposito di vigilanza sanitaria sui richiedenti asilo ospiti nel territorio della provincia

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A seguito degli articoli usciti sulla stampa provinciale relativi ai rischi sanitari legati ai richiedenti asilo presenti sul territorio, intervengono con un comunicato congiunto la Prefettura e l’ASL Toscana Nord Ovest.

Ecco il testo:

“Tutti i richiedenti asilo che arrivano nel territorio provinciale – già soggetti a controlli sanitari nei luoghi di sbarco – vengono sistematicamente sottoposti a screening sanitario sulla base del documento “Sorveglianza sanitaria dei soggetti immigrati” utilizzato dall’Azienda USL Toscana nord ovest. Tali accertamenti sono disposti quando i migranti arrivano presso la tensostruttura di via delle Tagliate a Lucca e prima che gli stessi siano inviati presso i Centri di Accoglienza Straordinaria nei Comuni. Successivamente si applicano le procedure previste dal medesimo documento in ordine all’individuazione del medico di base ed all’assistenza sanitaria assicurata ai migranti. Le relative certificazione vengono trattate nel rispetto della privacy.

Per una migliore conoscenza di queste Linee Guida da parte dei gestori dei Centri d’accoglienza si sono tenute, presso la Prefettura di Lucca, diverse riunioni con i responsabili della ASL ed i gestori stessi, l’ultima delle quali è stata organizzata lo scorso 19 luglio.

Le procedure indicate sono state seguite anche per gli ospiti dei CAS ubicati nel comune di Pescaglia, dove “non sono stati rilevati profili di criticità dal punto vista sanitario che rendano necessari interventi di Sanità Pubblica”, secondo quanto affermato dal Responsabile d’Area Igiene Pubblica, come anche per gli altri migranti ospitati in provincia.

Con riferimento poi alla verifica dei requisiti delle strutture d’accoglienza oggetto dell’ordinanza del Sindaco di Pescaglia, la Prefettura di Lucca ha avviato un procedimento nei confronti dell’associazione che gestisce i richiedenti asilo in quel territorio, volto a verificare l’adempimento di quanto previsto in merito nella convenzione stipulata con l’Associazione, anche alla luce delle “Linee guida sulle strutture d’accoglienza dei profughi” emanate dalla Regione Toscana”.

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