La consigliera regionale Pd e componente commissione Sanità e politiche sociali aveva presentato un’interrogazione chiedendo proprio chiarimenti verso una rapida dematerializzazione; ora la delibera dell’assessore Saccardi approvata in Giunta regionale.
Il servizio sanitario pubblico garantisce alle persone affette da malattia celiaca l’erogazione gratuita di alimenti privi di glutine. Finora in Toscana le persone con celiachia in possesso dell’attestato di esenzione per patologia dovevano presentarsi al presidio territoriale della zona/distretto di residenza, che verificava il diritto alla prestazione e, in caso di riscontro positivo, rilasciava un carnet di “buoni cartacei celiachia”, con validità mensile, per il fabbisogno di un anno. Con questa delibera presto ai celiaci basterà la tessera sanitaria per acquistare prodotti senza glutine. In Toscana, negli ultimi tre anni il trend dei pazienti affetti da malattia celiaca è in aumento: erano 13.311 nel 2014 (16.295.943 euro la spesa sostenuta dalla Regione per l’erogazione dei prodotti privi di glutine); 14.356 nel 2015 (17.237.000 euro la spesa); 15.351 nel 2016 (19.083.239 euro la spesa).
“Un passo avanti –dichiara la consigliera barghigiana in merito alla delibera approvata dalla Giunta regionale – importante per una patologia che riguarda ormai tantissimi cittadini anche nella nostra regione, con un trend in aumento. L’utilizzo della carta sanitaria per il ritiro degli alimenti senza glutine è infatti una pratica positiva, consente un migliore controllo sull’effettivo utilizzo degli stessi, nonché una più semplice modalità di gestione da parte della Regione, la possibilità di approvvigionamento dei prodotti su tutto il territorio e l’accredito mensile diretto dei titoli sul dispositivo. Bene anche che il percorso verso la dematerializzazione subisca una netta accelerazione; questa fase di passaggio tra il superamento dei buoni e l’utilizzo della tessera aveva ingenerato infatti confusione in molte persone che erroneamente avevano temuto potessero venir meno le agevolazioni doverose che a loro spettavano. Invece siamo andati avanti verso l’obiettivo giusto e mi fa piacere che sia stata colta l’esigenza che avevo sollecitato con un atto ad hoc. Ci siamo occupati inoltre di celiachia in altre occasioni in commissione Sanità, con una specifica risoluzione volta proprio a trovare le modalità migliori per l’acquisto dei cibi senza glutine. Questa è sicuramente la soluzione più adeguata e necessaria per tante persone che quotidianamente devono affrontare un disagio; compito delle istituzioni è semplificare la loro vita”.
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