L’abbandono di esche contenenti sostanze tossiche o materiale nocivo quali vetri, plastiche, metalli o materiale esplodente è un problema di sanità pubblica, tanto che anche il Ministero della Salute, con una ordinanza del 13 giugno 2016, ha ribadito l’attenzione verso un fenomeno che purtroppo risulta ormai radicato anche nella realtà locale.
Sulla questione il servizio veterinario dell’Azienda USL Toscana nord ovest – ambito di Lucca ha creato un osservatorio in grado di monitorare i casi di esche avvelenate in animali domestici e selvatici.
Tra l’altro, il rilascio di esche avvelenate nell’ambiente costituisce prima di tutto un pericolo per la popolazione umana, in particolare per i bambini, per l’ambiente stesso che ne risulta contaminato e per ogni specie animale, domestica o selvatica, che ne viene in contatto.
Sono proprio gli animali le principali vittime di questi eventi criminosi e il fenomeno è in aumento, come risulta anche dai dati elaborati dal Dipartimento della Prevenzione della USL Toscana nord ovest, con fino a 20 casi segnalati in un anno.
Purtroppo questi dati rappresentano solo la punta dell’iceberg e nascondono una realtà ancora più grave, costituita da situazioni di avvelenamento che sfuggono alla registrazione in quanto non denunciati o non diagnosticati. Ciò può accadere per vari motivi: perché le vittime sono animali domestici scomparsi, perché si tratta di animali selvatici o semplicemente perché le esche recuperate rappresentano una minima parte di quelle rilasciate in ambiente.
La gestione del problema è molto impegnativa e prevede la collaborazione tra medico veterinario libero professionista, forze di polizia, i veterinari operanti presso gli Istituti zooprofilattici sperimentali (IZS) territorialmente competenti (nel caso specifico la sede di Pisa) ed i veterinari pubblici, operanti nell’ambito dei Dipartimenti della Prevenzione.
In particolare l’IZS è coinvolto nell’analisi dei campioni di esche o di reperti provenienti da animali morti o sospetti e alla conferma/esclusione della presenza di sostanze tossiche o nocive.
I Dipartimenti della Prevenzione sono coinvolti nella raccolta dei flussi, nell’aggregazione dei dati, nello studio del fenomeno nel suo complesso, compresa l’evoluzione nell’uso di sostanze tossiche e rispettiva lesività nei confronti delle specie animali coinvolte. Queste informazioni servono a far crescere l’efficacia degli interventi di prevenzione attraverso una corretta informazione ai cittadini ed un supporto ai liberi professionisti ed alle forze dell’ordine.
In particolare l’ambito di Lucca del Dipartimento della Prevenzione della USL Toscana nord ovest ha ritenuto opportuno presentare i dati in forma di mappa degli eventi registrati, poiché il rischio di contatto è collegato alla frequentazione degli ambienti dove le esche sono state recuperate o dove si ha il sospetto che si sia verificata l’assunzione della sostanza tossica.
La mappa, disponibile all’indirizzo http://www.usl2.toscana.it/sup/avvelenamenti_da_esche.php offre la possibilità di selezionare la ricerca in base a vari parametri: animali avvelenati, ritrovamenti di esche, sostanze tossiche utilizzate, localizzazione dei casi degli ultimi sei mesi. Viene così fornita un’immediata localizzazione di ciascun evento di interesse.
La scelta di condividere i risultati dei monitoraggi ambientali on line ed in forma di mappa è stata effettuata in particolare con l’intento di sensibilizzare l’opinione pubblica al problema e di invitare alla regolare denuncia di ogni caso.
Da evidenziare l’importanza della geolocalizzazione degli eventi, ormai facilmente realizzabile con strumenti GPS presenti nella maggior parte degli smartphone.
Cosa fare in caso di avvelenamento di animale domestico
Il proprietario o detentore di un animale domestico che abbia manifestato sintomi riferibili ad un sospetto di avvelenamento segnala ad un medico veterinario libero professionista l’episodio. Nel caso di intervento su animale sospetto di avvelenamento è lo stesso veterinario a denunciare l’episodio, informando il sindaco del comune in cui si sospetta l’avvelenamento sia avvenuto, il servizio veterinario della USL e l’IZS.
Cosa fare in caso di ritrovamento di carcasse di animali o di esche
Qualsiasi cittadino che abbia ritrovato una carcassa di animale deve tempestivamente informare il Servizio Veterinario dell’Azienda sanitaria, fornendo indicazioni sulla localizzazione della carcassa che non va toccata o rimossa. La carcassa o parte di essa sarà successivamente inviata all’IZS per accertamenti.
Chiunque ritrovi materiale alimentare abbandonato che si sospetta avvelenato è invitato a riferire l’episodio al servizio veterinario della USL o alla Polizia locale o alla Polizia Provinciale o altra Forza dell’Ordine per successivo inoltro dell’esca all’IZS.
Dove effettuare la segnalazione
E’ dunque opportuno che ogni singolo evento sia segnalato agli uffici territoriali della unità funzionale Sanità Pubblica Veterinaria, che per Lucca e Valle del Serchio è presente nelle seguenti sedi.
Ufficio di Lucca:
Piazza Aldo Moro, 55012, Capannori
Tel: 0583/449234 Fax: 0583/449089 email: alimentisicuri@usl2.toscana.it
Ufficio di Gallicano:
Via IV Novembre 10, 55027, Gallicano
Tel.: 0583/729421-2 Fax: 0583/729444 email: alimentisicuri@usl2.toscana.it
(sdg)
Tag: sportello, animali, avvelenamento
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