Unicoop Tirreno, doppio tavolo istituzionale. Preoccupazione per l’annunciata cessione dei punti vendita di Barga, Pieve Fosciana e Bagni di Lucca

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Apertura di un tavolo istituzionale di livello regionale – visto che la crisi aziendale riguarda gran parte della Toscana – richiesta di un confronto serio e a breve termine tra rappresentanti delle istituzioni e i parlamentari locali, la dirigenza aziendale e le organizzazioni sindacali.

Sono questi i primi obiettivi emersi dall’incontro svoltosi oggi (venerdì 20 gennaio), a Palazzo Ducale, convocato dal presidente della Provincia Luca Menesini sulla crisi dei negozi targati Unicoop Tirreno e che riguarda anche il nostro territorio.

All’incontro, presieduto dal consigliere provinciale delegato alle vertenze aziendali Nicola Boggi, erano presenti il sindaco di Barga Marco Bonini, la consigliera regionale Ilaria Giovannetti, gli amministratori dei Comuni di Pieve Fosciana e Bagni di Lucca e i rappresentanti dei parlamentari locali.Per le organizzazioni sindacali sono intervenuti Rossano Rossi e Fabiano Simonetti per la Filcams-Cgil, Simone Pialli per la Fisascat-Cisl, Giovanni Sgrò per la Uiltucs e Massimiliano Bindocci per la Uil, oltre ai rappresentanti della Rsu dei negozi di Barga, Fornoli, Bagni di Lucca, Pieve Fosciana, Lido di Camaiore, Viareggio e Pietrasanta.

Una crisi, quella di Unicoop Tirreno, che in base al Piano triennale presentato ai sindacati, prevede ben 480 esuberi a tempo pieno (ma con i part-time si tocca quota 600), l’azzeramento del contratto integrativo, la chiusura e la cessione di una ventina di punti vendita. In particolare sul territorio della provincia di Lucca ad essere interessati dalla riorganizzazione sarebbero i negozi della Valle del Serchio che occupano una trentina di dipendenti.

Per i punti vendita di questa zona del territorio provinciale si parla di cessione e non di chiusura, ma questo non tranquillizza certo sindacati e lavoratori per le incognite che l’operazione apre sul futuro di questi negozi sia in termini di occupazione, sia per l’aspetto dei servizi al cittadino in zone già profondamente colpite dalla crisi economica.

I tavoli di confronto, ai vari livelli istituzionali, puntano – come ha sottolineato il consigliere delegato della Provincia, Boggi, – a riportare la discussione su un binario di concretezza e a sollecitare i vertici aziendali a ridiscutere il Piano di riorganizzazione che, a detta dei sindacati, è il frutto di scelte manageriali sbagliate e poco oculate. Secondo le organizzazioni sindacali, infatti, la crisi dei negozi Unicoop Tirreno ha delle precise responsabilità che non sono certo imputabili ai lavoratori dei piccoli e grandi supermercati aperti in questi ultimi anni in varie zone della Toscana e del Lazio. “No ai tagli, che siano questi derivanti da chiusure o cessioni di negozi ad altri proprietari, ma sì ad un serio piano si risanamento per evitare l’ennesima emorragia di posti di lavoro” è quello che, in sostanza, chiedono i sindacati.

La consigliera regionale Ilaria Giovannetti ha annunciato, intervenendo all’incontro, che la crisi di Unicoop Tirreno è già sul tavolo dell’assise regionale con una specifica mozione (firmata anche dalla stessa Giovannetti) che sarà discussa già nella prossima seduta del Consiglio regionale della Toscana. Occasione durante la quale, tra l’altro, sarà chiesto con forza l’apertura di un tavolo istituzionale regionale con l’obiettivo di monitorare da vicino la crisi di Unicoop Tirreno.

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