Come tutti gli anni gli Alpini di Barga hanno voluto festeggiare oggi, 5 agosto, la Madonna delle Neve. In pieno organico hanno preso parte alla funzione religiosa celebrata dal proposto di Barga don Stefano Serafini presso la chiesina delle Palmente, dedicata proprio alla Madonna della Neve, come ricorda l’opera di Swietlan Kraczyna posta sopra l’altare.
La chiesina, è stata ristrutturata e recuperata ormai da diversi anni. Esattamente dieci, anniversario che non è passato inosservato agli Alpini che lo hanno vo0luto ricordare proprio in occasione di questa ricorrenza.
La piccola chiesina è stata completamente grenita per la funzione da tanti alpini e familiari, ma non è mancata anche la presenza istituzionale dell’assessore Piero Onesti, oltre a quella del direttivo del Gruppo: del capogruppo Andrea Bertolini, di Graziano Angelini (vice capo gruppo) e di Gabriele Cardosi (segretario – cassiere
Gli alpini di tutta Italia sono particolarmente devoti alla Madonna della Neve e per questo anche la chiesina delle Palmente le è stata dedicata e non manca anno in cui il Gruppo non manchi di organizzare questa cerimonia che ricorda anche il grande impegno di uno dei gruppi più attivi tra quelle presenti in Valle del Serchio grazie al lavoro instancabile del presidente di tutti i soci. Grazie al loro impegno ed a quello dei tanti che compongono la
sezione, gli Alpini fanno sentire la loro presenza in tante azioni buone, tutte pensate per il bene del loro paese e tutto ispirate allo spirito che anima il corpo degli Alpini. Dopo la funzione religiosa, consueto ritrovo conviviale stavolta presso il Bugno dove non è mancato anche uno speciale ringraziamento a tre decani del Gruppo che in questi anni si sono distinti per il loro impegno: Giampiero Gonnella, Luigi Salotti ed il decano dei decani, l’inossidabile Antonio Nardini; che non è più presente materialmente alle manifestazioni, ma lo è sicuramente in spirito e partecipazione emotiva a tutti gli appuntamenti.
Prossimo appuntamento per gli Alpini di Barga a settembre quando verrà celebrato l’80° anniversario di fondazione del gruppo. Per tale occasione il neo direttivo è al lavoro per la preparazione di un programma un dettagliato di eventi (3, 4 settembre).
Il titolo di Madonna della Neve affonda le sue origini nei primi secoli della Chiesa ed è strettamente legato al sorgere della Basilica di S. Maria Maggiore in Roma.
Nel IV secolo, sotto il pontificato di papa Liberio (352-366), un nobile e ricco patrizio romano di nome Giovanni, insieme alla sua altrettanto ricca e nobile moglie, non avendo figli decisero di offrire i loro beni alla Santa Vergine, per la costruzione di una chiesa a lei dedicata. La Madonna gradì il loro desiderio e apparve in sogno ai coniugi la notte fra il 4 e il 5 agosto, tempo di gran caldo a Roma, indicando il luogo dove doveva sorgere la chiesa come un posto dove si trovasse della neve.
La mattina dopo i coniugi romani si recarono da papa Liberio a raccontare il sogno fatto da entrambi; anche il papa aveva fatto lo stesso sogno e quindi si recò sul luogo indicato, il colle Esquilino, e lo trovò coperto di neve, in piena estate romana.Il pontefice tracciò il perimetro della nuova chiesa, seguendo la superficie del terreno innevato e fece costruire il tempio a spese dei nobili coniugi. Questa la tradizione, anche se non è comprovata da nessun
documento; la chiesa fu detta ‘Liberiana’ dal nome del pontefice, ma dal popolo fu chiamata anche “ad Nives”, della Neve. L’antica chiesa fu poi abbattuta al tempo di Sisto III (432-440) che, in ricordo del Concilio di Efeso, durante il quale era stata decretata la Maternità Divina di Maria, volle edificare a Roma una basilica più grande in onore della Vergine; qualche decennio dopo le fu dato il titolo di Basilica di S. Maria Maggiore, per indicare la sua preminenza su tutte le chiese dedicate alla Madonna.
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