Parlare di Antonio Mordini a Barga vuol dire soprattutto trattare di storia locale. Mordini in realtà è stato un personaggio di rilievo nazionale che a suo tempo comprese la necessità di maturare un’idea nuova di “Sinistra”, pronta a trovarsi un posto nell’amministrazione dello Stato come alternativa credibile alla Destra; per far ciò la Sinistra, tra molti dissidii, avrebbe dovuto imboccare la strada del compromesso e cambiare da rivoluzionaria a costituzionale. Una strada non sempre facile, in un decennio in cui si alternarono ben 12 governi, e in cui i presunti retaggi rivoluzionari erano ancora visti con preoccupazione dal neonato Regno, al punto che Mordini fu addirittura arrestato con l’accusa di favorire l’impresa garibaldina d’Aspromonte.
Di questo e di molto altro si è parlato in occasione della presentazione del volume “Dalla rivoluzione al governo. La Sinistra di Antonio Mordini nell’età della Destra (1861-1869)” promossa dall’Istituto Storico Lucchese sez. di Barga in collaborazione con il Comune e con l’Associazione Amici del Machiavelli.
Il libro, che esamina le vicende e il percorso politico vissuto da Antonio Mordini all’indomani dell’Unità d’Italia, è stato presentato sabato 13 febbraio presso la Biblioteca F.lli Rosselli, in una sala gremita da autorità, amici e appassionati di storia locale. Il pomeriggio, introdotto dal direttore dell’Istituto dr.ssa Sara Moscardini e dal Sindaco Bonini, è stato aperto dall’intervento del Senatore Andrea Marcucci che ha ricordato le esperienze di Mordini alla luce dei propri appassionati studi. A guidare alla conoscenza del volume è stato invece il prof. Zeffiro Ciuffoletti, ordinario di Storia contemporanea presso l’Università di Firenze, che ha dato una lettura originale del volume: il suo avvincente intervento ha suscitato numerosi spunti di riflessione, rivelando come sia possibile leggere in controluce le pagine di questo studio e l’epoca trattata per cogliere e comrpendere molte cose della nostra attualità. Innumerevoli sono stati in questo senso gli spunti offerti: dall’importanza di una nervatura culturale per un paese ai nazionalismi, dalla passione degli ideali giovanili al senso dello Stato, dall’ossatura costituzionale e burocratica di un Paese all’identità della sinistra, dal trasformismo all’importanza dei mass media; tutto ci mostra che poco è cambiato negli ultimi centocinquanta anni nel nostro Paese. Gli argomenti sono stati poi ripresi dall’autore, dr. Christian Satto, assegnista di ricerca presso la Scuola Normale di Pisa, che con molta chiarezza e sintesi ha esposto le tematiche proposte nel proprio studio.
L’Istituto Storico auspica che le preziose energie che si sono incontrate in questo pomeriggio possano ritrovarsi in occasione del giugno 2019, quando si celebrerà il bicentenario della nascita di Mordini.
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