Barga fuori dai borghi più belli d’Italia? Sì, forse, no.

Rassicuriamo subito: secondo le informazioni fornite dall’assessore Giorgio Salvateci, che avrebbe seguito la vicenda che ha scatenato la notizia, Barga non uscirà dai borghi più belli d’Italia ed anzi ha intenzione di rafforzare questo rapporto.

Passiamo ora a spiegare meglio perché si è parlato di questo. E’ stato il consigliere comunale di opposizione Luca Mastronaldi che, imbeccato da una segnalazione fattagli pervenire dal rappresentante di un altro dei comuni che con Barga fanno parte dei Borghi più belli d’Italia, presente ad un seminario organizzato dall’Associazione per lo scorso sabato a Suvereto, ha segnalato la possibilità che Barga potesse perdere l’appartenenza al gruppo dei borghi più belli non avendo pagato la quota associativa, per il 2015.

“In un comune dove ultimamente non se ne indovina una neanche a pagamento – scrive Mastronaldi sulla sua pagina Facebook – e dopo l’atto di accusa verso l’Amministrazione da parte di Fornaci in canto. l’ultima tegola sarebbe la possibile perditada parte di Barga , il condizionale è d’obbligo, del titolo di borgo più bello d’Italia a causa del mancato pagamento della quota 2015”. Mastronaldi confidava nel suo post, uscito stamattina, che il Comune potesse rimediare al problema.

All’incontro di sabato a Suvereto era giustappunto presente l’assessore del comune di Barga Giorgio Salvateci che ha però oggi smentito categoricamente la notizia: “Rassicuro sulla nostra futura appetenza ai borghi più belli d’Italia, che non è mai stata messa in discussione. Abbiamo solamente tardato ad inviare la nostra quota (quest’anno passata da 2750 a 3025 euro ma comprensiva dell’invio di un certo numero di guide turistiche) perché prima attendevamo la fornitura delle guide richieste. Guide che sono da me ritirare lo scorso sabato. Nel giro di massimo due giorni la quota associativa verrà versata e siamo ancora in tempo per farlo.

Vorrei aggiungere che il consigliere Mastronaldi dovrebbe fare più attenzione a quello che scrive e che dice e magari venire più spesso nel suo comune per avere chiarimenti, senza ascoltare voci scorrette che vengono dall’esterno e che sono servite a mettere solamente in ansia cittadini ed operatori turistici che si sono allarmati per la notizia diffusa”.

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