E’ in corso una costante smobilitazione dei servizi ospedalieri del “San Francesco” ed in particolare si sta tentando in tutti i modi di ridurre al minimo ed affossare il reparto di ostetricia e ginecologia, a tutto vantaggio dell’ospedale San Luca di Lucca.
Così dichiara l’Osservatorio della Sanità in Valle del Serchio che critica duramente il sindaco di Barga, Marco Bonini chiedendosi perché il Comune resta muto e non informa i cittadini su quanto sta accadendo nel reparto maternità ed in generale sulle smobilitazioni in corso al “San Francesco”
“All’Ospedale S. Francesco di Barga stanno continuando a svuotare reparti, con un modus operandi che ha il sapore di un piano in vista di una prossima chiusura – dichiara l’Osservatorio – .
Quello che ci lascia più perplessi è quanto sembra accadere nel reparto di Ostetricia e Ginecologia, uno dei reparti ancora d’eccellenza e uno degli ultimi baluardi del San Francesco ancora in grado di funzionare perfettamente grazie alla competenza e all’esperienza del personale medico e infermieristico, che la politica sta cercando di affossare. A fronte infatti di rassicurazioni da parte degli amministratori locali e dell’assessore Saccardi stesso, le pazienti e le puerpere vengono invece preventivamente indirizzate o dirottate su Lucca che – da parte sua – cerca di accaparrarsi “le utenti“ per giustificare – forse – gli enormi costi di gestione del San Luca.
Al contempo si procede ad una riduzione delle sedute operatorie portandole ad una seduta a settimana. Questo ha comportato un pressoché totale svuotamento del reparto e, a quanto ci risulta, la possibilità sempre più concreta del trasferimento di personale infermieristico, visto il calo di lavoro, presso altri plessi ospedalieri anche al di fuori della Valle del Serchio”.
Secondo l’Osservatorio questa è comunque solo la punta dell’iceberg di una situazione sempre più problematica all’Ospedale di Barga: “A seguito di una nostra visita durante lo scorso dicembre sono emerse anche altre criticità: mancano medici, infermieri e personale ausiliario; attrezzature diagnostiche, materiale sanitario e di consumo; hanno tolto i portantini e adesso gli infermieri si devono far carico anche di questi compiti; nel reparto Riabilitazione a fronte di 28 posti letto vi erano solo 15 ricoverati e questo perché, nonostante le richieste, si cerca di impedire i ricoveri a Barga; il reparto Medicina è invece pienamente utilizzato ed in esso si riscontrano però gravi carenze nell’organico sia per i medici che per gli infermieri così da mettere in seria difficoltà sia gli operatori che i pazienti; a Barga non si somministrano più le cure ai malati oncologici che – conseguentemente – devono recarsi a Castelnuovo; l’attività del reparto Radiologia è stato drasticamente ridotta ( con buona pace delle liste di attesa) quando invece sarebbe indispensabile un servizio continuo, qualificato e dotato anche di una TAC; è stato tolto il personale del Laboratorio di Analisi costringendo i reparti a farsi gli esami – quando possibile- con degli apparecchi simili a quelli che possono comprarsi in farmacia; tolto il personale del C.U.P., affidando la consegna dei referti al personale di una cooperativa e mettendo una di quelle macchinette che consentono – a chi è in grado di farlo – di pagare il ticket”
“Perché il Comune non informa i cittadini? – si chiede l’Osservatorio – Che il sindaco, i politici i e gli altri rappresentanti in tutte le sedi che sono nati, cresciuti e vivono a Barga abbiano il coraggio di rendere pubbliche queste decisioni e dirci finalmente e con certezza qual è il futuro dell’Ospedale di Barga e della sanità in Valle, ben consapevoli, noi e loro, che una struttura aperta ma vuota è in realtà una struttura chiusa”.
Tag: osservatorio, barga, ostetricia, sanità, ospedale san francesco
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