“Ancora una volta la mancanza di investimenti e il contenimento dei costi, che hanno ristretto gli interventi di meccanici e elettricisti alla sola manutenzione ordinaria, che da sola non basta, ci hanno portato vicino alla tragedia”.
Così la RSU di KME Italy dopo l’incidente in cui è rimasto coinvolto un operaio avvenuto nella note tra lunedì e martedì allo stabilimento di Fornaci. “Nell’esplosione al forno verticale Asarco, per fortuna il colatore non era vicinissimo alla lingottiera altrimenti a quest’ora parlavamo di un morto – scrive la RSU – Vogliamo sottolineare che siamo totalmente in disaccordo con le ricostruzioni che abbiamo letto su internet. A nostro avviso la dinamica dell’incidente non ha nulla a che vedere con tubi d’acqua rotti o impianti di raffreddamento malfunzionanti, al centro dell’accaduto sta la lavorazione vera e propria. Nessun collega di fonderia affermerebbe mai che l’incidente sia stato causato da una perdita, difficilmente crediamo alla fatalità anche se gli incidenti possono accadere, ci chiediamo piuttosto come mai questo evento sia successo alla postazione n°3, che da tempo avevamo segnalato nell’ambito di incontri sindacali perché diversamente dalle altre presentava alcune anomalie di gestione.
Quanto accaduto sarà anche discusso nell’ambito dell’assemblea di giovedì prossimo, dove all’ordine del giorno avremmo parlato della situazione di crisi che viviamo in KME, che arrivati a questo punto, ci lascia anche una profonda sensazione di abbandono, rispetto alla normale gestione che meriterebbe uno stabilimento metallurgico importante come il nostro, di fronte alla delicata situazione che stiamo attraversando”.
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