Inaugura oggi 10 settembre a Losanna (Svizzera), la nuova mostra dell’artista barghigiano Emanuele Biagioni. Continua così il percorso internazionale di questo artista di casa nostra che sta riscuotendo sempre maggiori consensi di critica e di pubblico.
La mostra delle sue opere, dal titolo “Paysage” (Paesaggi) è appunto un viaggio attraverso i paesaggi più disparati visti dal personale occhio creativo dell’artista. Si tiene presso la Swiss Art Space in Rue du Valentin 32 e sarà visitabile fino al prossimo 26 settembre.
Emanuele Biagioni nasce il 19 novembre 1973 a Barga (Lu), dove vive e lavora. Si interessa sin dall’infanzia all’arte ed in particolare alla pittura ad olio, tecnica appresa e sviluppata presso il Liceo Artistico Statale di Lucca, dove si diploma nel 1991. Prosegue il suo percorso all’Accademia di Belle Arti di Firenze nella scuola del prof. Roberto Giovannelli, diplomandosi nel 1995.
L’anno successivo vince la borsa di studio per frequentare il corso di incisione a colori di S. N. Kraczyna di 1° livello a Barga, e successivamente quello di 2° livello a Olomouc (Repubblica Ceca). Decide di perfezionare la tecnica studiando Turner, gli Impressionisti, Van Gogh, fonti di passione e di ispirazione che lo porteranno a realizzare i suoi amati paesaggi, che inizia ad esporre in mostre personali a Barga, Lucca e Viareggio. I frequenti viaggi a Venezia spingono l’artista a sperimentare e ad approfondire, a spatola o pennello, anche il difficile tema del mare. Questo lo porterà ad esporre nelle più grandi città italiane ed europee, come Parigi (2004, 2005, 2013, 2014), Tolosa (2008), Valencia (2009), Roma (2006, 2010), Venezia (2007, 2009, 2012), Milano (2010, 2011, 2014, 2015), Bologna (2009), Londra (2015). Questi continui viaggi suggeriscono a Biagioni una diversa visione dell’arte, e a partire dal 2014 il pittore sviluppa una nuova tematica, incentrata sul paesaggio metropolitano. Affascinato dalle opere di alcuni artisti spagnoli ed americani, Biagioni oggi si concentra, riscuotendo notevoli apprezzamenti di critica e pubblico, su vedute urbane eseguite ad acrilico delle predilette metropoli del mondo, teatro pulsante della vita contemporanea.
Nel corso degli anni hanno scritto di lui Adelinda Allegretti, Giovanni Bovecchi, Franchino Falsetti, Sabrina Falzone, Monia Malinpensa, Francesca Mariotti, Riccardo Nencini, Marco Palamidessi, Tiziana Tamburi.
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