Testimonial per il Rum Leggendario ad Expo Milano per il “National Day” di Cuba: un’esperienza che non capita tutti i giorni ma che qualcuno che conosciamo bene può vantare. Si tratta di Denis Monti, titolare del Caffè DejaVu di via della Repubblica che, tra tutti i bartender d’Italia che usano il “Legendario” per le loro miscelazioni, è stato scelto dall’azienda come testimonial per la festa in onore di Cuba organizzata domenica 26 luglio.

L’occasione era festeggiare una data importante per la storia di Cuba, una tappa della rivoluzione contro il dittatore Fulgenzio Batista che è stata celebrata presso il padiglione cubano con una cerimonia ufficiale seguita da una variopinta parata di carnevale con ballerini e percussionisti e performance artistiche. Accompagnate, ovviamente, dalla degustazione dei cocktail tipici dell’isola, tutti a base di rum.

E così, nello stand allestito dal rum Legendario presso la piazza del Future District, Denis-Deja ha miscelato fiumi di mojito per tutti gli amici di Cuba prestando tecnica e volto ad uno dei rum più consumati in Italia.

Chi frequenta il suo bar – vero punto di riferimento dalla mattina alla sera per tutti coloro che passano da Fornaci di Barga – conosce bene la professionalità e soprattutto la personalità da vero intrattenitore di Denis; fa piacere che il suo talento adesso sia stato riconosciuto ed “esportato” anche fuori dalla nostra zona arrivando addirittura ai padiglioni di Expo tramite un prodotto conosciutissimo.

Ma non è finita qui: Cuba ha intenzione infatti di continuare a offrire cocktail a base di rum e atri prodotti tipici anche nelle settimane future; per questo il nostro sarà di nuovo allo stand del rum Legendario di Expo nei prossimi giorni per portare la sua inconfondibile energia ben oltre il consueto raggio d’azione.

Un “prodotto tipico”, Denis, che ha rappresentato non solo il rum ma anche e soprattutto la nostra zona, dalla quale sono partite alla volta di Expo altri prodotti: le crisciolette di Cascio, protagoniste proprio nei giorni scorsi come presidio slow food, e il ciclo di dipinti sul biroldo realizzato da Keane, che ha “studiato” tramite l’arte un altro importante prodotto tipico locale.