Siamo alla terza puntata del nostro racconto sulla vita di Maria Vittoria Stefani, deceduta il 6 aprile di questo 2015, la quale fu moglie del notaro Riccardo Stefani, assieme generando tre figli: Lucia, Luciano e Alberto.
Dopo i precedenti articoli Vedi articoli precedenti (1) (2) riprendiamo il nostro filo evocativo tratto dal discorso ufficiale nell’ottantesimo compleanno pronunciato dal sottoscritto nel 1998:
“Andando indietro nel tempo la ricordiamo intelligente e fattiva presidente del Gruppo Ricerche Storiche di Barga.
Con la sua direzione portammo avanti diverse cose d’interesse locale. Su tutte ricordiamo, in accordo con il Comune di Barga, le giornate in memoria del barghigiano professor Cesare Biondi (1867-1936) nel 50° dalla morte, luminare di livello europeo nel campo della Medicina Legale e Sindaco di Barga, avvenute l’anno 1987. Per l’occasione, collaborando assieme, stilammo anche un libro sul personaggio dal titolo “Cesare Biondi”.
Altra mostra importante fu quella dedicata al fotografo barghigiano professore di fisica, Michele Bertagna (1867-1908). Insegnate nei licei di Potenza, Massa e Pistoia, da appassionato fotografo a livello scientifico, aveva elaborato un metodo di fotografia a colori, un vero primato ai suoi tempi. Amico di Giovanni Pascoli, nella casa del Poeta si possono vedere ancora suoi lavori, due foto uniche nel genere che lo ritraggono nei suoi naturali colori carnali.
Per onorarne la memoria, Maria Vittoria, con il sottoscritto presidente il Gruppo Ricerche Storiche, allestimmo una mostra in una sala di piazza del Comune con sue foto e altre del periodo eseguite da fotografi professionisti, ricercate tra le famiglie di Barga. Per l’occasione la direzione dei lavori la lasciai alla competenza di Maria Vittoria, che di par suo riuscì a coinvolgere tutta la cittadina con un concorso non solo locale. (In qualche misura tale mostra precorse l’attuale Archivio Fotografico di Barga in Fotografia)
Altra importante rievocazione fu il centenario della nascita di Monsignor Lino Lombardi (1886-1965) fatta nel 1986, che fu un amato Proposto di Barga che visse con i barghigiani il fronte della Seconda Guerra Mondiale, la “Linea Gotica” 1944-45, e del quale quest’anno ricorre il 50° dalla morte.
Ricordo che mi riuscì a lanciare l’iniziativa, confidando nella collaborazione di Maria Vittoria che non mancò, anzi, fu l’anima trainante all’interno del Comitato Onoranze presieduto da Monsignor Piero Giannini (1936-2007).
Maria Vittoria sentiva fortemente il centenario di Monsignor Lombardi, perché con il Proposto aveva un particolare attaccamento, cresciuto al tempo della caritatevole San Vincenzo de Paul, da lei diretta.
Con il Comitato riuscimmo ad allestire la bella mostra sui restauri del Duomo di Barga, anni 1927-1939, che vide il concorso della stragrande maggioranza della cultura barghigiana. Monsignor Lombardi era stato il braccio destro dell’allora Operaio del Duomo Morando Stefani, vivendo e condividendo con lui la rinascita dell’importante monumento.
Facemmo anche un libro: “All’ombra del Duomo di Barga”, con testi del commemorato Proposto, la cui anonima prefazione è opera di Maria Vittoria, che per l’occasione aveva accolto il gruppo di lavoro nella sua casa, il palazzo che è di fianco al Teatro Differenti. Il sottoscritto si prese l’onere di ricercare i testi e con l’assenso del proposto Giannini, di ricercarli anche presso l’Archivio della Propositura, così riordinando in cartelle le cose di Monsignor Lombardi, scritti storici e altro.
Come presidente del Gruppo Ricerche Storiche, Maria Vittoria fu costante nello stimolo, rispettando le precedenti volontà dell’associazione culturale, affinché il Museo alla Loggetta dei Podestà fosse riaperto. Il Gruppo Ricerche in accordo con il Comune di Barga lo aveva fondato in quel luogo nel 1979, ma dopo uno stop per i restauri si vedeva a rischio la sua riapertura. Parimenti fu attuata dal Gruppo una particolare azione culturale finalizzata a rendere interessante e attesa la pubblicazione dello Statuto di Barga anno 1360. (La pubblicazione dello Statuto nel suo testo in latino avvenne nel 1994 per merito di don Lorenzo Angelini, poi in Maria Vittoria, buona latinista, sorse l’idea di tradurlo in italiano, pubblicando il risultato del suo lavoro nel libro: “Barga minuscola repubblica medievale e le sue leggi” del 2003).
Sempre in nome del Gruppo Maria Vittoria intervenne il 7 ottobre 1984 al pubblico incontro cui si dette ufficialmente atto alla donazione alla comunità barghigiana delle opere di Vincenzo Gonnella (1901-1988), artista dello sbalzo su metalli. Nella sala consiliare del Comune di Barga era presente l’anziano artista, che ebbe parole di compiacimento per l’intervento, anche per le antiche consuetudini che lo legavano alla famiglia di suo marito, il notaro Riccardo Stefani.
Fin da ora, se Maria Vittoria sarà d’accordo, come Amici dei Musei, ci sentiamo di chiederle la disponibilità per un ricordo di Gonnella nel decimo anno dalla scomparsa, che Il Comune di Barga, su nostra proposta, ha già inserito nei programmi di questo corrente anno 1998. Un invito a impegnarsi sapendola ancora in buona forma e attività, tanto da aver terminato e pronto per la stampa, un libro su “Pegnana”, importante frazione montana del Comune di Barga: “Canti della montagna barghigiana” (edito nel giugno 1998).
Come in questo caso, così in tanti altri momenti della vita culturale di Barga è stato ricercato il qualificato apporto di Maria Vittoria che qui non sto elencando. Mi preme però ricordare e rilevare il contributo dato al ricordo della dott.ssa Anna Alfreda Verzani, prematuramente scomparsa nel 1994, durante il suo incarico di presidente della Pro Loco di Barga.
Personalmente come Vice Presidente della Pro Loco volli che l’associazione ricordasse pubblicamente l’impegno della presidente Anna Alfreda. Misi in contatto tre persone che l’avevano conosciuta e apprezzata, tra le quali Maria Vittoria e la commemorazione si tenne alla Pro Loco di Barga di piazza Angelio il 3 dicembre 1994, a tre mesi dalla morte. L’intervento di Maria Vittoria ci commosse particolarmente, perché riuscì a penetrare i cuori, fondendo il sogno di Barga con la consapevolezza di appartenerle. Di Anna Alfreda ha avuto occasione di occuparsene in modi diversi: presentandogli un libro con lei accanto, quello su Mario Pieroni, detto il Tiglio, alla Pro Loco di piazza Angelio. Tristemente commemorandola nel modo poc’anzi ricordato, poi presentandogli un libro nell’aula consiliare di Palazzo Pancrazi con lei assente per il destino crudele: “Il topo Riccio”. In quest’ultima occasione di ricordarla, era il 1996, il dolore dell’assenza, specialmente nei confronti dei familiari, fu mitigato dalla consonanza di spirito tra Maria Vittoria e Anna Alfreda, tanto da rivedere la stessa Anna Alfreda attenta tra il pubblico e questo le fu dichiarato al termine da parte dei figli”.
(fine terza parte, continua)
Pier Giuliano Cecchi
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