Maltempo, Provincia e comuni chiedono aiuto per la difesa del suolo

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(Foto di Monia Lazzerini) –

Una richiesta unanime al Governo e al responsabile della Protezione civile nazionale FrancoGabrielli affinché venga dichiarato prima possibile lo stato di emergenza nazionale che, nel dispositivo, oltre alle risorse, contenga la possibilità normativa di avviare gli interventi di ripristino nei compluvi e nei corsi d’acqua che attraversano le aree boscate; e una richiesta alla Regione Toscana che preveda, all’interno del Programma di sviluppo rurale (PSR 2014-2020) destinato agli investimenti in aree agricole, un fondo specifico da cui attingere per le opere di bonifica sui territori boscati devastati dal vento per quanto riguarda gli aspetti di difesa del suolo, regimazione canali e corsi d’acqua, così come già sperimentato in passato nella programmazione appena esaurita.

Sono queste le decisioni su cui si sono trovati concordi, oggi pomeriggio a Palazzo Ducale, a Lucca, gli amministratori e i tecnici comunali insieme con quelli provinciali e i rappresentanti del Consorziodi Bonifica del territorio al termine della riunione convocata dall’assessore provinciale alla difesa del suolo Diego Santi dopo l’emergenza maltempo del 4 e 5 marzo scorsi. Un evento calamitoso i cui danni, secondo le prime stime, superano i 234 milioni di euro in base alle segnalazioni giunte alla Provincia di Lucca dai Comuni.

L’incontro era stato richiesto in particolare dai sindaci Maurizio Verona (Stazzema) e Andrea Bonfanti (Presidente dell’Unione dei Comuni della Mediavalle). Presenti nell’occasione i rappresentanti dei Comuni di Forte dei Marmi, Pietrasanta, Seravezza, Stazzema, Massarosa e Camaiore.

L’obiettivo era quello di fare il punto sulle problematiche relative ai torrenti, ai canali e ai vari corsi d’acqua che, dopo il maltempo, sono ancora invasi dai detriti: in particolare tronchi d’albero, rami, foglie e altra vegetazione “divelta” dalla tempesta di vento dei giorni scorsi. I rappresentanti degli enti si sono trovati d’accordo sulla necessità di mettere in sinergia le forze, cercando di ottimizzare gli interventi in base alle specifiche competenze.

Le finalità sono chiare: da una parte, con le risorse legate alla dichiarazione dello stato di emergenza nazionale, eliminare le criticità più urgenti e gravi e, dall’altra (con le risorse regionali del PSR), programmare interventi di ripristino più a lungo termine a causa della vastità del territorio colpito da quest’ultima emergenza.

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