Sarà veramente la partita dell’orgoglio ed anche del cuore quella che sabato prossimo giocherà in Scozia il rugbista barghigiano George Biagi.
Lui che ha sangue scozzese nelle vene, ma anche sangue barghigiano, si troverà nel più celebre stadio della Scozia, il Murrayfield, nella città dove ha vissduto alcuni anni, ad affrontare la nazionale scozzese con indosso i colori dell’Italia.
Un momento di grande soddisfazione ed anche di grande significato per il nostro Giorgio che in tutti i casi celebrerà con questo grande evento sportivo la sua appartenenza a queste due nazioni. Rocordando ancora una volta il forte legame esistente tra Barga e la Scozia.
La sua appartenenza alla Scozia dove ha studiato al college (il Fettes di Edimburgo appunto) e dove vivono le zie e tanti componenti della famiglia Biagi arrivata oltre Manica con il nonno Giorgio e la nonna Liana. A Barga, dove lavorano e vivono sia il padre Michael (che fa la spola con la Scozia) che la madre Rosanna Marini e dove ha trascorso buona parte dell’infanzia e dell’adolescenza; e quindi anche all’Italia, dove si è fatto un nome nel mondo del rugby (ora seconda linea delle Zebre di Parma e titolare della Nazionale) e dove studia alla Bocconi di Milano.
Dunque ci sarà anche lui a tentare di salvare l’orgoglio dell’Italia vincendo una partita che eviterebbe il “cucchiaio di legno” che va all’ultima formazione in classifica al “Sei Nazioni”. E lo farà tornando con la maglia della nazionale in quello stadio caro a tutti gli appassionati di rugby scozzesi, e dove ha già disputato degli incontri di club.
Una presenza la sua notata anche dalla Gazzetta dello Sport che il 25 febbraio gli ha dedicato un ampio servizio dove si sottolinea appunto questa singolare appartenenza alla Scozia ed all’Italia di Giorgio.
Nell’articolo di Valeria Benedetti tra le altre cose Giorgio parla di Barga e afferma:
“Subito dopo la guerra nonno Giorgio e nonna Liana emigrarono e cominciarono ad avviare attività commerciali, ristoranti, un fabbrica di gelato. Mio padre Michele ha lavorato sia in Scozia che in Italia…Per certi versi Edimburgo è stata casa mia e giocare a Murrayfield per me è sempre speciale”.
Anche stavolta sarà sicuramente così. Forza, Giorgio. Tutti i barghigiani, in Italia e soprattutto in Scozia, sono lì con te. E comunque vada in questo match, sappi che con la tua presenza avrai ancora una volta ed in modo superbo durante un nobile incontro sportivo, celebrato il grande legame tra Barga e la Scozia e reso onore soprattutto alla storia della nostra emigrazione.
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