«L’idea di effettuare un corso di specializzazione in una tematica così particolare quale la protezione civile – spiega il presidente Baccelli – nasce dalla consapevolezza di come questa materia sia complessa e presenti la necessità di competenze spesso molto diverse tra loro e tutte ugualmente importanti. L’assenza di una normativa omni-comprensiva sulla protezione civile e la contemporanea presenza di tante competenze connesse a quest’ultima, come la viabilità, la difesa del suolo, l’ambiente, a loro volta disciplinate da norme di settore, richiede una complessa preparazione che necessita di un’altrettanto approfondita formazione. Chi si occupa di protezione civile in un ente deve avere una professionalità altamente poliedrica e deve padroneggiare competenze di base che vanno dalla meteorologia, alla psicologia dell’emergenza, alla comunicazione, alla geologia, all’ingegneria, alla gestione amministrativa di un complesso apparato come quello pubblico. Ecco, quindi, che, come Provincia, abbiamo ravvisato la necessità di dare degli strumenti formativi ai tecnici per acquisire o perfezionare queste complesse competenze».
Il corso – le cui lezioni avranno inizio stamani, giovedì 26 febbraio per terminare entro il mese di giugno – sono rivolte a 20 tecnici che provengono dai Comuni, dalle Unioni dei Comuni e dalla Provincia. Si articolerà in 24 lezioni di 4 ore ciascuna per un totale di 96 ore di formazione, svolte da un’agenzia formativa altamente qualificata – l’Etruscaform di Carrara – con docenti selezionati tra i massimi esperti a livello regionale e nazionale, durante le quali saranno trattati tutti i temi che è necessario conoscere per gestire la protezione civile a livello locale.
L’iniziativa è resa possibile grazie a un contributo di 20mila euro della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca e al cofinanziamento della Provincia di Lucca di 10mila euro: in questo modo le amministrazioni che faranno frequentare i corsi ai propri tecnici non dovranno sostenere alcun costo.
«La Provincia – commenta Baccelli – da alcuni anni sta lavorando in maniera importante sull’attività di prevenzione del rischio, operando anche nel settore della cosiddetta ‘prevenzione non strutturale’ quella, cioè, volta a migliorare la reazione complessiva del sistema di protezione civile di fronte a un evento. Questo master, rivolto a chi già opera nell’ambito di una pubblica amministrazione in tale settore, si inquadra in un più ampio numero di iniziative che vanno dal progetto europeo ‘Synergie’ sugli strumenti di monitoraggio, gestione, comunicazione e informazione del rischio idrogeologico e idraulico alla realizzazione della App Inforischio Lu; dalle iniziative di informazione e formazione con le scuole, ai corsi per il volontariato, al progetto Montagna Sicura fino a iniziative divulgative e scientifiche quali quella con Mario Tozzi, geologo giornalista e conduttore tv, che ha portato circa 600 persone al San Francesco per parlare dei cambiamenti climatici. Affinché il sistema funzioni, infatti, riteniamo basilare investire in prevenzione anche in termini di preparazione, facendo, in questo modo, crescere la cultura stessa della protezione civile».
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