Gli orologi del campanile di San Frediano a Sommocolonia
Sommocolonia, l’orgoglioso castello dalla ferrigna Rocca, che agli inizi del 1500, nella lotta politica in seno allo Stato Fiorentino, eroicamente parteggiò per la repubblica contro la vincente signoria dei Medici, pare si dotasse nel corso del 1700 di un orologio pubblico, montato sulla torre-campanile della chiesa di San Frediano.
Infatti, su quel campanile è conservato un orologio meccanico risalente al XVIII secolo, la cui origine, per la perdita nei tempi passati dei documenti storici di quella Comunità, ci resta ignota, anche se tra quei paesani si tramanda una storia orale che abbiamo già incontrato quando si parlava dell’Oriolo di Barga.
Nel libro di Renzo Giorgetti, “Gli orologi da Torre nella Provincia di Lucca”, edito nel 2000 da Maria Pacini Fazzi, troviamo censito anche quest’antico orologio di Sommocolonia:
“Orologio senza quadrante esterno, collegato soltanto a una campana del campanile per il suono delle ore. Il telaio, anonimo, risale alla metà del XVIII secolo … Suonante di sei ore in sei ore con replica …. alla romana”.
Da qualche tempo, nonostante sia ancora funzionante, quest’orologio meccanico è stato messo fuori uso, sostituito nel 1974 da un sistema elettrico con percussori elettromagnetici i quali battono sulle due campane le ore e le mezzore.
Il suono inizia alle 7 di mattina e si protrae sino alle 22 di sera.
L’abbandono dell’uso dell’orologio settecentesco fu deciso per la sua particolare natura. Infatti, per il suo funzionamento, occorreva che una persona, presumibilmente nel pieno disinteresse, si recasse ogni giorno in campanile a caricarlo.
Per quanto riguarda la sua storia, come detto in precedenza, si tramanda tra gli abitanti di Sommocolonia che, quando a Barga nel 1802 si decise di mettere fuori uso l’orologio pubblico costruito nel 1736 dal professore d’orioli “Monsieur Antonio Fontana Turinese, abitante in C. Novo alla Garfagnana”, questo, seppur fortemente danneggiato, fu riassettato e collocato sul campanile di Sommocolonia.
L’unico elemento sicuro che può dare credito alla ricordata storia popolare è che l’orologio installato sul campanile del Duomo di Barga nel 1736, poi tolto nel 1802, come quello montato sul campanile della chiesa di san Frediano, ma non sappiamo quando, presentavano l’uguale modo di suonare, ossia unicamente le ore. A Sommocolonia suonava sulla campana grossa. Per quanto riguarda il tipico suono “alla romana”, è pensabile che fosse in uso a Barga con l’orologio del Fontana, o che il suo orologio sia stato adattato a quel suono nel momento in cui fu riassettato e collocato a Sommocolonia.
Comunque, se sul campanile di Sommocolonia trovò nuova vita il restaurato orologio di Barga, dobbiamo dire che inevitabilmente la sua sistemazione risale agli anni successivi al 1802. Il buon funzionamento dell’attuale orologio elettrico è seguito dalla famiglia Rosiello. (Articolo datato al 2001)
L’orologio del campanile di Catagnana
Catagnana, il ridente paesino sulle prime pendici del monte di Sommocolonia, ha sul campanile dell’ottocentesca chiesa dedicata a San Regolo Vescovo, un orologio elettrico a pendolo munito di quadrante esterno circolare, dove due lancette in lamiera sagomata indicano le ore e i minuti. Allo scoccare delle ore, come dei quarti, l’orologio attiva anche tre percussori elettromagnetici che, collegati alle tre armoniose campane, annunciano per tutte le 24 ore del giorno lo scorrere del tempo al paese, come alle zone limitrofe di Santa Maria e Ponte di Catagnana.
In giorni particolari, quando spira la brezza dell’Appennino, il suono delle ore si ode anche da Barga, specialmente dall’Aringo del Duomo e nel Piangrande.
Suona “alla romana”, sei ore per sei ore senza la replica dell’ora prima.
La storia dell’orologio di Catagnana risale al 1968 ed è il frutto di una donazione al Paese “In memoria di Margherita Conti Mazzolini”, così come recita una piccola lapide posta sotto il quadrante esterno dell’orologio.
Da “Il Giornale di Barga” del 13 ottobre 1968, così è ricordata l’installazione dell’orologio e la storia della donazione:
“Un orologio per il campanile di Catagnana – Un bell’orologio che suona le ore e le indica su di un vistoso quadrante, è stato di recente fatto mettere dal Sig. Alessandro Mazzolini sul campaniletto di Catagnana.
L’idea dell’orologio nacque nella mente dell’amico Sandrino, quando dal cognato e dai figli della compianta sorella Margherita Conti, venuta a mancare a Chicago il 19 maggio dell’anno scorso, ricevette una certa somma per onorarne nel paese natio la memoria.
Il nostro Sandro dell’antica casata dei Mazzolini di Catagnana, con l’orologio in memoria della sorella margherita, ha voluto anche ricordare tutti i congiunti che alla chiesa del Paese sono sempre stati prodighi di opere di Bene.
L’orologio ben congegnato con carica elettrica, in sulle prime ha sorpreso la gente del posto, adesso, facendoci sempre più l’abitudine non ne potrebbero più fare a meno”.
L’orologio pubblico è un po’ l’orgoglio di tutto il paese di Catagnana, anche perché è l’unico del Comune che abbia l’elegante visione del quadrante esterno con lancette.
Attualmente il suo buon funzionamento è seguito in particolare da Mario Baregi e Simone Cecchini. (Articolo datato al 2001)
L’orologio del nuovo campnaile di Fornaci di Barga
In ordine di tempo Fornaci di Barga, l’industre fucina di benessere e d’emancipazione sociale per tutta la Valle del Serchio, è tra gli ultimi paesi del Comune di Barga a essersi dotato di un orologio pubblico che batte le ore dall’alto di un campanile.
La storia risale al 1990, quando in occasione del 40° di sacerdozio dell’allora parroco di Fornaci di Barga, Mons. Lido Ferretti, nell’ambito delle iniziative di abbellimento e completamento degli arredi della nuova chiesa inaugurata nel 1974 e dedicata al Cristo Redentore, la famiglia Orlando proprietaria della “Europa Metalli” (n.d.r. oggi K.M.E.), la grande Azienda che copre una vasta area del paese, donò alla parrocchia, nell’ottobre di quel 1990, le tre campane, oggi issate sul campanile della chiesa.
Con il concorso di tutti i paesani in patria e all’estero, le tre campane furono munite di un impianto elettronico per il loro suono, il quale attiva pure un orologio, che collegato con percussori elettromagnetici a due campane potrebbe suonare le ore e anche i quarti. Attualmente suona solo le ore dalle 8 di mattina sino alle 21 di sera. Il mezzogiorno è annunciato dal suono dell’Angelus, mentre al cessare del battere delle ore, alle 21, il suono della grossa, annunciando “l’Ora di notte”, invita i fedeli a un pensiero per tutti i defunti.
L’attuale parroco di Fornaci di Barga Don Silvio Baldisseri e Giannetto Lucchesi, sono chi segue da vicino il buon funzionamento dell’orologio.
(Dal 2001 della pubblicazione del testo, anche qui le cose sono cambiate e il parroco attuale è Don Antonio Pieraccini)
L’orologio del campanile di S. Giusto a Tiglio Alto
L’antico Castello di Tiglio, l’alpestre roccaforte da sempre fedele a Barga, arcigna sentinella sino al secolo XIV a difesa dei passi di montagna, nei secoli successivi, in tempi di pace, ampliatosi in basso a divenire quell’ameno, interessante e sereno luogo di svago turistico, ha installato un orologio elettrico sul poderoso e non molto alto campanile della chiesa dedicata a S. Giusto. L’orologio, azionando dei percussori elettromagnetici, scandisce le ore sulle tre campane. Il campanile fu costruito sugli avanzi di un’antica torre i cui muri alla base oltrepassano molto il metro.
Ora (n.d.r. 2001), per motivi tecnici, suona le ore e le mezzore “alla romana”, solo sulla campana grossa. Quando sarà restaurata la piena efficienza, tornerà a suonare le mezzore in simultanea sulla campana mezzana e quella piccola, così scandendo al meglio la differenza acustica del suono dell’ora eseguita.
La storia di quest’orologio, ultimo nato nel Comune di Barga, risale al 1994 ed è il frutto di una donazione fatta alla parrocchia di Tiglio dalla ditta “Elettromeccanica Mengali” di Fornaci di Barga.
Il suono, oltre Tiglio alto e Tiglio Basso, nel silenzio della montagna circostante, corre lontano tra i diversi casolari sparsi qua e là, giungendo anche alle case di Pegnana, come al dirimpettaio paese di Coreglia.
La cura dell’orologio è affidata al parroco don Giuseppe Cola.
(Da “Barga al suono delle campane” – Maria Vittoria Stefani, Barga 2001- in cui Pier Giuliano Cecchi, tra l’altro, ha trattato della storia dell’Oriolo del Duomo di Barga e dei campanili delle ore del Comune di Barga)
Lascia un commento