Umberto Sereni, l’ex sindaco di Barga ora all’opposizione della giunta di Marco Bonini, lancia l’allarme su KME e sulla situazione dello stabilimento metallurgico di Fornaci chiedendo che sulla problematica ci sia il massimo interesse da parte di tute le istituzioni. Una vera e propria mobilitazione che porti a Fornaci gli esponenti delle massime istituzioni a farsi carico del problema in corso.
“Nel 2015 – ha dichiarato alla stampa – si festeggerà il centenario dell’apertura dello stabilimento di Fornaci, da parte dell’allora Società Metallurgica Italiana. Non vorrei che invece questo appuntamento coincida con la chiusura della più importante fabbrica della Valle del Serchio”.
Sereni afferma questo dopo l’incontro avuto nei giorni scorsi con le Rsu dello stabilimento. Incontro nel quale:
“Abbiamo avvertito forte preoccupazione per i depotenziamenti dello stesso stabilimento fornacino, sia per le possibili vendite o svendite da parte di pezzi di azienda, come sta succedendo per i siti all’estero.
Ci vuole – sottolinea Umberto Sereni – la massima attenzione, a tutti i livelli istituzionali, perché fino ad ora, sulla vicenda, ci pare che ci sia stata una certa sottovalutazione del problema”.
Per Sereni non ci sono dubbi: il primo ad essere coinvolto nella vicenda deve essere il Governatore della Regione, Enrico Rossi che potrebbe prendere l’iniziativa sollecitando anche l’intervento del Governo.
“Kme – continua – ha dato l’avvio a una riorganizzazione interna a livello mondiale delle proprie attività dove si prevede la creazione di una nuova società in cui confluiranno i prodotti speciali (lingottiere dove l’azienda ha leadership) con situazione invariata per gli standard (prodotti comuni con maggiore concorrenza): in questa nuova prospettiva saranno due gli amministratori delegati, ma ciò che preoccupa è che dirigeranno dalla casa
madre in Germania e perciò lontani dalle vere esigenze dello stabilimento di Fornaci.
Dunque – continua – si facciano venire presto a Fornaci i rappresentanti di Governo, Regione, sindacati, Confindustria e sindaci. E si apra un vero e proprio tavolo di concertazione con i vertici di Kme. Chi ha sbandierato ai quattro venti la sua amicizia personale col premier Renzi (il riferimento è al sindaco di Barga, Marco Bonini – la faccia valere ora prima che sia troppo tardi”.
“Bisogna fare presto. Entro novembre bisognerebbe iniziare a mobilitarsi – conclude l’ex sindaco di Barga – E sarebbe opportuno che un rappresentante del Governo, magari proprio il premier Renzi, venga qui per fare
il punto della situazione con la proprietà. Solo con l’unità istituzionale si può vincere questa partita, che non è solo della Valle ma di tutti”.
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